Olmetto, uno spiraglio
dopo il fallimento

Verrà chiesta la cassa integrazione per 69

Ma l’obiettivo è l’affitto di ramo d’azienda

Lo spiraglio a medio termine si chiama affitto di ramo d’azienda, formula messa sul piatto ieri dal curatore Giuseppe Fasana per evitare che il fallimento della “madre”, la Olmetto spa di Maslianico, finisca per portar con sé anche le due “figliocce”, la tessitura Elmtex srl e la stamperia Lpm spa.

Il piano abbozzato da curatore e sindacati punta a consentire alle tre attività di viaggiare assieme come hanno fatto fino a ora, sempre che si trovi un compratore.

Ma prima di pensare agli sviluppi futuri, i sindacati pensano al presente dei 69 dipendenti (compresi i lavoratori a tempo determinato e i dirigenti) dell’ormai fallita Olmetto. L’obiettivo dichiarato è quello di «ottenere la cassa integrazione straordinaria per 12 mesi», con l’aspettativa che durante questo lasso di tempo si chiariscano i contorni di una ripresa produttiva tutta da verificare nelle prossime settimane.

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