RistorExpo da record: «Raggiunta
la maturità»

La fiera ha chiuso ieri con 20.600 visitatori (+4%). Il presidente Ciceri: «Creata una gioiosa economia. E stiamo pensando a consolidarci nel 2016»

La maggiore età si raggiunge a 18 anni. E questo vale anche per RistorExpo, che ieri ha chiuso i battenti con un record di visitatori (20.600 ingressi, con un +4% rispetto all’anno precedente) e con la consapevolezza di essere diventata adulta.

Il bilancio della manifestazione che per quattro giorni ha animato i padiglioni del centro Lariofiere di Erba non può essere che positivo. E i primi a dirlo non sono gli organizzatori, bensì gli espositori - circa 200 - che hanno avuto riscontri positivi sia per quanto riguarda il pubblico dei singoli consumatori, sia per la presenza di molti operatori del settore. Così, all’uscita, si potevano vedere vari visitatori soddisfatti con i loro sacchetti in mano pieni di bontà (formaggi, vini, birra e quant’altro), ma anche esperti di enogastronomia che hanno avuto la possibilità di importanti confronti che, in alcuni casi, hanno anche individuato nuove strade commerciali.

Un concetto, questo, sottolineato anche dal presidente di Lariofiere, Giovanni Ciceri, che in questi 18 anni ha sempre creduto nella valenza economica e sociale di RistorExpo. «Posso dire con certezza che questa fiera sta trattando il tema dell’enogastronomia a 360 gradi. Passiamo dal piccolo prodotto di nicchia del territorio, alla grande distribuzione di alimenti. Così come per gli chef: c’è stato spazio per le semplici osterie, così come per i grandi chef, con anche nomi internazionali».

Come confermato da Ciceri, si è creata tra espositori e operatori del settore una rete di contatti importanti per lo sviluppo futuro delle imprese. «Possiamo definirla una gioiosa economia - ribadisce il presidente di Lariofiere - Perché in questo settore c’è sempre più gente che ha voglia di fare, di proporsi, di puntare alla qualità. I produttori sono i primi a crederci e ci chiedono già informazioni per il prossimo anno».

E la macchina organizzativa, in un certo senso, è già avviata. «Stiamo già studiando il tema. Dopo aver raggiunto la maturità - conclude Ciceri - vorremmo consolidarci. E, come ha detto l’altro giorno Giacomo Mojoli, l’obiettivo è rendere eccezionale la normalità».

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