Salone del Mobile
verso il forfait
Luti si è dimesso

Annullamento dell’edizione ormai vicino. Il presidente: «Sbagliato non fare squadra ora»

Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile, si è dimesso. La manifestazione prevista dal 5 al 10 settembre a questo punto è più che mai appesa ad un filo: «Rispetto le decisioni di tutti ma non condivido la volontà di non fare squadra in un momento così delicato e di rinunciare almeno a provare a definire un percorso concreto per fare quello che potrebbe essere il Salone simbolo della ripresa del Paese – ha detto Luti in un comunicato - Certamente riconosco le difficoltà e anche le incognite che ci impediscono ora di chiarire tutte le incertezze date dallo scenario pandemico ancora incombente. Ma quello che conta per me è la comune volontà di intenti, che è venuta a mancare».

Il lavoro dietro le quinte

Luti si era speso in queste settimane per cercare di costruire le condizioni che, compatibilmente con il rispetto dei protocolli sanitari, assicurassero lo svolgimento in sicurezza della manifestazione ma in molti avevano auspicato un rinvio al 2022 per le troppe incertezze legate alla presenza dei buyer stranieri.

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alle fiere che si potranno svolgere a partire dal 15 giugno, nelle zone gialle, ma non è bastato per spegnere l’insicurezza di parte degli espositori che, a fronte di un investimento economico sostanzioso per allestire stand ed eventi, temono in una partecipazione troppo bassa del pubblico che si tradurrebbe in pochi contratti.

In merito al futuro della manifestazione FederlegnoArredo, che controlla Cosmit, precisa che «il Consiglio di Amministrazione non ha ancora preso nessuna decisione in merito allo svolgimento dell’edizione 2021 del Salone del Mobile».

Ad intervenire sulla questione sono soprattutto commercianti e albergatori che fanno affidamento sulle ricadute del Salone sul territorio, un indotto stimato in più di 200 milioni di euro: «In questa fase delicata della ripartenza è fondamentale evitare passi falsi. Mettere in discussione il Salone del Mobile è un gravissimo errore - dichiara Carlo Sangalli presidente di Camera di Commercio e Confcommercio Milano - La campagna vaccinale che procede rapida e i protocolli di sicurezza permettono di guardare con ragionevole ottimismo all’appuntamento fieristico del 5 settembre. Il Salone del Mobile è una delle manifestazioni più importanti di Milano, coinvolge migliaia di imprese e produce un indotto di oltre 200 milioni di euro. La ripartenza della manifestazione ha un forte valore anche simbolico. La nostra città e il Paese hanno assoluto bisogno di segnali di fiducia per rimettersi in cammino e recuperare al più presto il terreno perduto».

Le ricadute

«L’annullamento, quest’anno, del Salone del Mobile, avrebbe conseguenze molto gravi per il comparto alberghiero in forte sofferenza - afferma Maurizio Naro presidente di Federalberghi Milano - Nonostante il Governo abbia dato la tanta attesa notizia del ritorno delle fiere e dei congressi in presenza gli imprenditori dell’arredo italiano pensano che l’investimento, sicuramente importante, per partecipare al prossimo Salone, non sia indispensabile per i propri bilanci. Stiamo difendendo i nostri interessi. Che mai, come in questo momento, sono gli interessi di tutta la filiera turistica. Rinunciare al Salone del Mobile quest’anno sarebbe incomprensibile e, come imprese alberghiere, non sceglieremmo certo, per forniture e ristrutturazioni i prodotti provenienti da aziende che hanno voluto il rinvio del Salone».

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