Torna il segno più
L’industria comasca
ritrova la fiducia

Positivi gli ultimi dati diffusi da Unindustria. Bene gli indicatori relativi a ordini e fatturato mentre resta pesante il ritardo dei clienti nei pagamenti

Torna il segno più e torna la fiducia. L’ultimo report di Unindustria Como ha fatto registrare indicatori positivi su tutte le voci più significative per stabilire lo stato di salute delle aziende. Bene in particolare gli ordini, sia dal’Italia che dall’estero. Ma se il lavoro non manca rimane diffuso, invece, il ritardo nei pagamenti da parte della clientela.

L’andamento degli ordini interni in febbraio è ritornato in area positiva e su livelli molto buoni, dopo un secondo semestre 2015 non brillante. Il saldo tra chi rileva un aumento (41,1%) e chi una diminuzione (23,0%) è migliorato notevolmente rispetto all’ultima rilevazione.

Se negli ultimi mesi gli ordini interni hanno avuto andamenti altalenanti, l’industria comasca registra una domanda estera più stabile e un saldo delle risposte quasi sempre positivo. In febbraio, il 35,9% del campione dichiara aumenti degli ordini mentre il 46,9% segnala invece ordini esteri invariati rispetto alla rilevazione precedente. L’attività produttiva in febbraio è in miglioramento per il 51,5% del campione, invariata per il 27,9% e cala per il restante 20,6%. I volumi produttivi sono dunque buoni e il saldo positivo trova un’altra conferma a seguito dei dati positivi ottenuti nello scorso settembre e ottobre. A livello congiunturale, il fatturato nel mese di febbraio è salito per buona parte delle imprese (53,4%), stabile per il 27,4% e in diminuzione per il 19,2%. L’analisi degli ordini in portafoglio fatta in autunno è confermata da quest’ultima rilevazione: le aziende con ordini oltre un trimestre sono quasi un decimo (9,7%), poco più della metà quelle con ordini per qualche mese ma meno di un trimestre (52,8%), la restante parte ha ordini per coprire poche settimane (37,5% del campione).

Infine, è stata monitorata la situazione della liquidità aziendale: le imprese hanno segnalato che la liquidità è soddisfacente per il 35,6%, normale nel 37,0% dei casi e migliorabile per il 27,4% del campione. Il saldo delle risposte è leggermente peggiorato rispetto all’ultima indagine del 2015.

La situazione comasca si allinea a quella delle province vicine. I dati elaborati nell’ambito dell’Osservatorio rapido relativo al mese di febbraio 2016 condotto dai Centro Studi di Confindustria Lecco e Sondrio e Unindustria Como mostrano in febbraio, rispetto a gennaio, un quadro con domanda, attività produttiva e fatturato in lieve miglioramento.Le aziende delle tre province evidenziano una crescita nel mese di febbraio rispetto a gennaio.

La capacità produttiva mediamente utilizzata nel mese di febbraio si attesta al 74,8%. Si rilevano differenze a livello settoriale: le imprese metalmeccaniche indicano un maggior utilizzo degli impianti di produzione (78,5%) rispetto a quanto riscontrato per le aziende tessili (67,4%) e per le aziende degli altri settori (74,4%).n 

L’andamento occupazionale delle aziende delle tre province è rimasto stabile. Nell’83,8% dei casi le aziende hanno indicato stabilità dei livelli occupazionali, mentre i giudizi di crescita (10,8%) risultano superiori a quelli di rallentamento (5,4%).La situazione non dovrebbe variare di molto nel corso dei prossimi mesi: a prevalere sono anche in questo caso i giudizi di stabilità, a fronte di un bilanciamento tra giudizi di crescita (8,5%) e rallentamento (9,2%).n 

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