Un forum capace
di battere le paure

Settembre, si sa , è il tempo dei progetti, della pianificazione per l’anno che verrà. Forse mai in anni recenti, un settembre è stato così carico di attese per ciò che può portare sugli scenari italiani e mondiali. Due date, ad esempio: il 24 settembre si vota in Germania ed entro il 27 il ministero dell’Economia italiano dovrà presentare la nota di aggiornamento del Def (il documento di economia e finanza). Dal voto tedesco molto dipenderà per i destini del Vecchio Continente e dalle scelte del ministro Padoan discenderanno le prospettive del nostro Paese di agganciare la crescita in maniera significativa nell’anno in cui anche noi andremo alle urne. Ma insieme alle due scadenze, sono molto importanti e di rilievo i temi con cui il mondo e noi nel nostro piccolo, dovremo fare i conti: dal terrorismo, alle migrazioni, alle sfide tecnologiche, a quelle economiche tra la Fed e la Bce chiamata a decidere sulla fine o meno del quantitative easing, alle scelte dell’America di Trump.

Per questo una volta ancora di più l’appuntamento di venerdì, sabato e domenica prossima con il Forum The European House Ambrosetti a Cernobbio rappresenta l’osservatorio esclusivo e privilegiato per capire le tendenze del mondo e le prospettive italiane. Non per niente, tanto per non andare lontano, praticamente sfilerà l’intero governo, dal premier Gentiloni, ai ministri Padoan, Calenda, Minniti, Poletti, Alfano, Fedeli, Orlando, De Vincenti. Una squadra chiamata a dare il quadro di un’azione in campo economico capace di mettersi sul solco della crescita europea, mettendo sul tappeto quelle risorse, in particolare per il lavoro dei giovani e il sostegno all’industria, che possono essere la chiave di volta per il consolidamento di un Pil finora sotto agli standard dei partner continentali.

La presenza del ministro dell’Interno è ancora più rilevante alla luce delle due emergenze, terrorismo e flussi migratori, con il primo tema che è diventato quotidianità anche per centro come Como, Lecco o Sondrio.

Però il Forum, confermando la sua visione globale e il suo ruolo di think tank di livello internazionale, offrirà la platea ideale per il Country Focus sull’America trumpiana ospitando due uomini chiave della maggioranza repubblicana, i senatori John McCain (già candidato alla presidenza contro Obama nel 2012) e Lyndsey Graham insieme al capo dell’intelligence del governo americano Dan Coats e Laura D’Andrea Tyson già consulente di Obama e Clinton.

L’autunno e il 2018 dell’Italia e del mondo dunque cominceranno a svelarsi nel prossimo weekend, ai bordi di un lago che sarà blindato come non mai. E già questo sarà un segnale - quello meno positivo - della stagione che ci attende, quella che rischia di deludere ancora le attese se la paura si dovesse sommare alle incertezze che solo ora cominciavano a sfrangiarsi. Una stagione che però potrebbe svoltare in territorio positivo proprio se da Cernobbio, dai Grandi raccolti nel cenobio, arrivasse un imput che s’investe nella fiducia di chi sa che crisi e terrorismo potranno diventare a breve solo un brutto ricordo.

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