Buco del Piombo lavori ormai finiti. Apertura più vicina

Il punto Il Comune ha quasi ultimato gli interventi. Migliorati gli accessi, manca soltanto un parapetto. Poi il sito chiuso da 12 anni potrà essere fruibile

I lavori per ripristinare i vecchi sentieri della Valle Bova e per mettere in sicurezza le strade che portano al Buco del Piombo sono conclusi, ora non resta che sostituire il parapetto della scala che conduce all’ingresso della grotta: l’intervento, già in partenza, si concluderà entro la primavera. A quel punto non ci saranno più ostacoli per la riapertura al pubblico del sito, chiuso dal 2011 e già oggetto di uno studio da parte dell’Università dell’Insubria: resta da capire se i proprietari lo faranno in collaborazione con il Comune di Erba o con altre associazioni.

La riserva

L’amministrazione del sindaco Mauro Caprani, come la precedente guidata da Veronica Airoldi, ha prestato grande attenzione alla riserva naturale Valle Bova, che comprende le montagne a nord della città. Anche perché, fra quelle montagne c’è il Buco del Piombo, la celebre grotta chiusa dal 2011 a seguito di una frana sulla scalinata d’accesso. Da allora sono stati effettuati molti lavori di riqualificazione e messa in sicurezza, a partire dalla pulizia dei versanti, un insieme di interventi propedeutici alla riapertura in sicurezza che stanno per giungere al termine.

«Dalla scorsa estate - dice l’assessore delegato alla riserva naturale, Alessio Nava - sono stati conclusi diversi interventi. Prima di tutto abbiamo sistemato alcuni sentieri all’interno della Valle Bova di cui si era ormai persa ogni traccia, compresi quelli “della cascata” e “sotto le pareti” che si collegano con il Buco del Piombo». Negli ultimi anni, per la valorizzazione dei sentieri è stato determinante anche il sostegno del Rotary Club Erba Laghi.

«I sentieri nuovamente percorribili, anche a fondo valle, offrono suggestivi paesaggi naturali e scorci sulla vallata: frequentarli resta il modo migliore per tenerli in ordine, anche nella stagione invernale. Quelli più impegnativi - dice Nava - restano però sconsigliati a neofiti o famiglie con bambini».

E poi c’è il capitolo della riapertura della grotta. «I lavori prodromici alla riapertura del Buco del Piombo - spiega l’assessore - hanno interessato la sistemazione di due tracciati, quello che parte dallo Zoccolo e quello che collega la grotta con la Salute. In tutti i casi sono stati sistemati i cigli e il manto carrabile per una percorrenza più agevole».

Tassello mancante

Manca un tassello: «Altri lavori stanno interessando la messa in sicurezza della scala di accesso al Buco del Piombo che, più precisamente, verrà stabilizzata e provvista di un nuovo parapetto a norma». In questo caso, la conclusione dell’intervento è prevista per la primavera, poi si potrà pensare alla riapertura in accordo con l’associazione Museo Buco del Piombo, costituita dalle famiglie Sossnovsky e Masciadri, proprietarie della parte interna della grotta.

L’associazione sta collaborando da mesi con l’Università dell’Insubria, che può già portare all’interno del sito i propri studenti per rilievi scientifici. Resta da capire se le future visite guidate verranno organizzate in collaborazione con il Comune di Erba, proprietario della scala d’accesso, o cercando collaborazioni con altri enti e associazioni, a partire magari dalla stessa Università. I colloqui tra amministrazione comunale e proprietari della grotta riprenderanno a breve.

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