Canzo, raid dei vandali a Pasquetta
Scritte su edicole votive e chiese

La condanna del sindaco Nava: «In questo momento queste scritte sono ancora più offensive»

Una, dieci, cento scritte. Due parole due in stampatello, vergate dalla stessa mano con lo stesso spray color prugna. Quello di Pasquetta 2020 è stato un brutto risveglio per gli abitanti di Canzo che hanno dovuto assistere impotenti all’azione di uno o più vandali che hanno preso di mira chiese simbolo del paese come l’eremo di San Miro, edicole votive e anche strade. Una azione inqualificabile condannata anche dal sindaco Giulio Nava: «Un risveglio amaro per tutta la comunità canzese quello di questo Lunedì dell’Angelo ai tempi del coronavirus.

Durante la notte una vile mano ha imbrattato, con scritte prive di senso, molti luoghi sacri del paese: chiesa di San Francesco, cappelline votive, eremo di San Miro al monte. Sono già state fatte le segnalazioni alle autorità preposte e martedì 14 aprile si provvederà all’eliminazione delle scritte. Vorremmo che a questa persona giungesse il nostro biasimo: simili comportamenti non trovano mai giustificazioni ma oggi, visto il difficile momento che stiamo affrontando, diventano ancor più offensive nei confronti dell’intera comunità».

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