Fiaccolata sul Bolettone: gli amici ricordano Sergio

Albavilla Quinta edizione dell’evento pensato per ricordare Mascheroni, vittima quattro anni fa di una caduta in montagna

Un flash mob con torce e luci, all’imbrunire, sulle sue amate montagne. Momenti di intensa emozione ieri sera, a poche ore dalla Vigilia di Natale, sotto la cima del Monte Bolettone. Anche il meteo, insolitamente clemente con temperature di altre stagioni in questo periodo, ha voluto salutare questo particolare tramonto. Gli amici hanno infatti voluto così ricordare Sergio Mascheroni, mancato a 43 anni nell’autunno 2019 a causa di una caduta in montagna. Un persona conosciutissima per essere stata il preparatore atletico di Milan e Crotone.

Quinta edizione

Con un flash mob di luce, alle prime ore di buio, tra le sue amatissime montagne. Un’iniziativa, giunta alla sua quinta edizione, che si è tenuta, come da programma alle 17.30: una cinquantina di amici e conoscenti si sono ritrovati e abbracciati alla croce di Sergio, posata in sua memoria al Bolettone: qui si è tenuta l’accensione delle luci e un momento musicale. Le luci a formare una sorta di grande albero di Natale intorno alla croce e sul pendio del Bolettone. Le luci, posate a terra per questa installazione natalizia alla memoria, hanno illuminato nel buio del tramonto lo scenario incontaminato della montagna intorno alla croce che ricorda Sergio.

È stato quindi un flash mob natalizio di ricordo commosso del giovane albavillese. L’evento prenatalizio è giunto alla sua quinta edizione: si tratta di un momento particolarmente voluto e sentito dagli amici e dai compaesani. La tragica scomparsa di Sergio aveva profondamente choccato Albavilla e il mondo del calcio. In pochi attimi quella che doveva essere una mattinata di escursione in montagna, sopra Domodossola, a Cheggio, insieme a papà Gigi, anima del Gruppo Bolettone, si è trasformata in una tragedia.

Sergio era scivolato in una scarpata ed era morto sul colpo. Mascheroni è stato uno stimato preparatore atletico: al Milan, dal 2002 al 2016, poi al Foggia e infine al Crotone. Anche la famiglia era presente al ricordo di Sergio. Papà Luigi, da sempre anima del Bolettone, e tutti i familiari di Mascheroni. Due musicanti, che suonano nel corpo musicale “Santa Cecilia”, hanno chiamato al raccoglimento e alla preghiera sulle note del Silenzio: momenti di commozione, qualche lacrima che non si riusciva a trattenere e la certezza che gli amici hanno sempre avuto fin dalla prima edizione di questo momento toccante.

“Sergio è qui con noi”. Poi in suo onore le note di “Signore delle cime”, per sottolineare il legame profondo, nato proprio nella famiglia, per la montagna, come luogo della pace, dell’attività sportiva, del relax e anche della riflessione.

Il rinfresco della mamma

Questa era la montagna per Mascheroni e le montagne sopra il centro abitato del paese erano davvero montagne amiche, quasi una seconda casa per lui e per la sua famiglia. Poi qualche nota natalizia, prima della discesa per tornare all’Alpe del Viceré, dove si è tenuto un rinfresco conviviale, preparato da Enrica, mamma di Mascheroni, e dalle sue amiche per tutti i partecipanti.

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