Monguzzo, le frasi dei figli e rose rosse
Lacrime all’addio dell’elettricista

L’uomo di 45 anni vittima di un malore: «Marito modello e padre eccezionale, continua a proteggere la tua famiglia»

Le frasi dei figli scritte sulla bara, tanti piccoli cuori disegnati con il pennarello rosso. E poi le rose consegnate alla moglie Elisa e alla piccola Giulia. Infine le parole della cognata che hanno dipinto Andrea come il “principe azzurro”: l’uomo per la vita. In molti più volte hanno dovuto ricorrere al fazzoletto per asciugare le lacrime dentro e fuori la chiesa parrocchiale di Monguzzo durante il funerale di Andrea Luraschi, 45 anni, l’elettricista di Lurago d’Erba morto a Milano lunedì 10 maggio per un malore che lo ha sorpreso mentre lavorava e lo ha fatto cadere da un balcone. Luraschi lascia tre figli: Diego di 20 anni, Matteo di 17 e Giulia di 8. Quest’ultima ha avuto vicini anche i compagni di classe, che alla fine hanno liberato alcuni palloncini bianchi. Oltre duecento persone hanno voluto essere presenti all’ultimo saluto celebrato martedì 18 maggio. «Quando sei entrato per la prima volta nella nostra casa avevo solo 8 anni e ai miei occhi di bimba sembravi il principe azzurro venuto a prendere mia sorella - ha detto la cognata dell’elettricista - Mi ricordo che lei aveva detto di aver trovato l’amore della sua vita. E in effetti eri un uomo perfetto, un marito modello, un padre eccezionale». Ha proseguito poi la sorella di Elisa: «Durante il Covid per rassicurarmi mi hai scritto: “Devi trovare il lato positivo delle cose”. E io lo trovo il lato positivo perché tu sarai sempre con noi negli occhi di Giulia, nelle movenze di Diego, nella compostezza di Matteo, nell’orgoglio di tua madre e di tuo padre. Tu ci sarai sempre, ora vola più in alto delle aquile e proteggi la tua famiglia come hai sempre fatto».

(Giovanni Cristiani)

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