Muro, nodi ancora irrisolti
Altezza e progetto solo a metà

I tempi per rimediare al pasticcio del muro costruito sul lungolago sono chiari: tra gennaio e febbraio la conferenza dei servizi e l’approvazione della variante, a febbraio l’avvio dei nuovi lavori con l’abbattimento, per arrivare all’inaugurazione del primo tratto della passeggiata entro l’estate. Ma i nodi non sono stati tutti risolti

COMO - I tempi per rimediare al pasticcio del muro costruito sul lungolago sono chiari: tra gennaio e febbraio la conferenza dei servizi e l’approvazione della variante, a febbraio l’avvio dei nuovi lavori con l’abbattimento del muro per arrivare all’inaugurazione del primo tratto della passeggiata entro l’estate. Ma i nodi non sono stati tutti risolti e l’immediata approvazione della variante non è così scontata.


Senza muro la nuova passeggiata a lago appare come una grande spianata, una pista di atterraggio lunga 176 metri e larga 21. Le immagini viste dall’alto realizzate dalla Provincia (oltre a quelle presentate a Milano il 27 novembre scorso) sono state definite «non attendibili» dal sindaco Stefano Bruni che ha annunciato la presentazione, questa sera in consiglio di «quelle vere». Non è stato previsto l’arredo urbano: né panchine, né fiori, né illuminazione. Questo perché gli elementi saranno scelti da un concorso internazionale di idee, non ancora stato bandito. Non essendo ancora stato bandito il concorso di idee (il presidente della Regione Roberto Formigoni ha però dichiarato che a breve sarà a Como per illustrarlo) è impossibile, calendario alla mano, che si approvino contemporaneamente la variante (niente muro e paratie mobili in sostituzione di quelle fisse) e l’arredo urbano. C’è però l’incognita della conferenza di servizi: non è scontato che tutti gli Enti (Comune, Provincia, Regione, Soprintendenza) diano il via libera a un progetto in cui manca una delle parti sostanziali. E proprio sulla necessità di avere fin da subito i dettagli dell’arredo si era espresso il presidente dell’ordine degli architetti Angelo Monti.


Il lago, nelle immagini "pista di atterraggio", si vede sia da chi passeggia, e parzialmente da chi è in auto (in quest’ultimo caso ovviamente molto più lontano rispetto a oggi a causa dell’allargamento della passeggiata). Ma una volta completati i lavori la visuale, per chi è alla guida dell’auto e per chi sta sul marciapiede opposto, sarà notevolmente inferiore a quella attuale. Il motivo? Una sommatoria di fattori: la passeggiata sarà più alta rispetto alla strada di circa 50-60 centimetri, l’allargamento a oltre 20 metri (rispetto agli attuali 8 metri) della passeggiata determina una minor vista a causa della prospettiva, la posa di panchine, dei sostegni delle paratie mobili (una serie di cilindri), fioriere. Ecco perché molti vorrebbero vedere non solo le immagini del lungolago senza muro, ma anche quelle definitive di come sarà la nuova passeggiata.

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