Lago, un muro di silenzio
sui 243 giorni in proroga

Il Comune non chiarisce il giallo delle proroghe concesse all’impresa oltre ai giorni di maltempo. Non chiarisce, cioé, a cosa sono dovuti i 243 giorni di proroghe concesse in più tranche, nonostante i giorni di sospensione dei lavori per maltempo (così come si legge nei documenti citati nello stop definitivo al cantiere in attesa del nuovo progetto) siano 15

COMO Il Comune non chiarisce il giallo delle proroghe concesse all’impresa oltre ai giorni di maltempo. Non chiarisce, cioé, a cosa sono dovuti i 243 giorni di proroghe concesse in più tranche, nonostante i giorni di sospensione dei lavori per maltempo (così come si legge nei documenti citati nello stop definitivo al cantiere in attesa del nuovo progetto) siano 15. Da Palazzo Cernezzi hanno solo fatto sapere che «la richiesta è stata trasmessa dagli uffici che la esamineranno».
Ricapitolando: il primo lotto di cantiere (iniziato l’8 gennaio 2008) avrebbe dovuto concludersi dopo 427 giorni, cioé il 9 marzo del 2009. Nel 2008 si registrano 11 giorni di stop a causa dell’esondazione (dall’11 al 22 luglio) e il 4 marzo 2009 il responsabile del procedimento, il dirigente Antonio Ferro ha concesso una proroga di 149 giorni. Nel 2009 quattro giorni di stop a causa del meteo (il 16, il 27 e il 28 aprile e il 26 settembre) e due proroghe: una di 70 giorni l’11 agosto e una di 24 giorni a ottobre (dopo l’esplosione del caos muro).
Vuole vederci chiaro il presidente della commissione urbanistica Mario Lucini (Pd): «Dei primi 149 giorni di proroga - spiega - lascia perplessa la quantificazione di 115 giorni per le piogge. L’entità delle proroghe concesse retroattivamente per le piogge del 2008 sembrano quantificate in modo molto elevato rispetto a quanto registrato nelle stazioni meteorologiche, anche perché nel 2009 i giorni di avversità dovuti al maltempo, sono stati oggetto di sospensione lavori non di concessioni di proroghe».
Calendario alla mano il cantiere delle paratie sta viaggiando con quasi un anno di ritardo rispetto alla tabella di marcia. E la grana del muro non consente di quantificare quando la situazione sarà risolta. Il concorso di idee per l’arredo della nuova passeggiata si concluderà a fine giugno e questo vuol dire che il primo lotto non sarà ultimato prima del prossimo autunno, salvo altri imprevisti.
Nel frattempo alla Sacaim sono stati liquidati i primi quattro stati di avanzamento dei lavori, cioé i primi quattro assegni. Per la realizzazione del primo lotto delle paratie - tutto quello che si vede dagli oblò (vasche di laminazione, allargamento della passeggiata, muro, ecc) la ditta ha incassato finora poco meno di 5 milioni di euro (per l’esattezza 4 milioni 956mila euro). In pratica poco meno della metà del totale del compenso che spetta all’impresa sulla base del progetto appaltato nel 2007: l’importato contrattuale è pari a 11milioni 130 mila euro al netto del ribasso d’asta (dell’1.5%) oltre a 800mila euro per oneri relativi alla sicurezza. Del resto l’azienda ha realizzato il progetto predisposto e il fatto che ora sia da rivedere tutta la parte superiore non può essere certamente imputato all’impresa che ha quindi ottenuto i relativi compensi previsti dalla legge.
Gisella Roncoroni

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