Lombardia, sconto benzina
fino a 50 km dal confine

E' la proposta contenuta in un ordine del giorno approvato all'unanimità dal consiglio regionale. In Italia un litro di verde costa 1,54 euro, in Ticino 1,23

Benzina, una legge per le province del "profondo Nord" strette nella tenaglia del caro, carissimo-pieno e della competitività svizzera che dà qualche sollievo al consumatore. Però, mette in crisi gli impianti, i posti di lavoro e sottrae gettito fiscale allo Stato italiano.
Il consiglio regionale dela Lombardia ha approvato all’unanimità un ordine del giorno proposto dalla Lega, ma che è stato votato anche dagli altri partiti: impegna la Giunta del Pirellone ad estendere fino a 50 chilometri dal confine elvetico lo sconto-benzina ai residenti, ripristina le tre fasce di sconto secondo la distanza dalla frontiera con la Svizzera e aggiorna gli importi, in modo da avvicinarli a quelli praticati dai distributori ticinesi.
Oggi, sono 800.000 i residenti delle province di Como, Varese e Sondrio, con qualche Comune delle province di Milano e di Brescia che usufruisono della carta-sconto, secondo due fasce: fino a dieci chilometri di distanza, lo sconto è di 0,18 euro il litro e fra i dieci e i venti chilometri è di 0,10 euro il litro. Il provvedimento della Regione è in vigore da luglio 2000 e si è autofinanziato fino a due anni fa: in pratica, l’aumento del carburante venduto compensa lo sforzo finanziario regionale, come ha messo più volte in evidenza Daniela Maroni, presidente dei benzinai. La categoria si erano risollevata dalla grave crisi degli anni ’80, quando i vicini Cantoni vendevano fino a 115 milioni l’anno di litri di benzina ai lombardi. Le perdite ai nostri distributori, attualmente, arrivano anche al 40% e i motivi stanno in due dati: in Italia, un litro di verde vale 1,54 euro; in Canton Ticino, 1,23 euro.

Maria Castelli

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