Como, infermieri in fuga:
allarme per il nuovo Sant'Anna

L'azienda ospedaliera sta faticando all'inverosimile per riuscire a trovare personale specializzato per la nuova struttura. Il motivo? Ancora una volta, è la concorrenza della vicina Svizzera - con i suoi stipendi sono molto più alti - a creare seri grattacapi

COMO Mancano infermieri per il nuovo Sant'Anna. E, a poco più di tre mesi dal momento del trasloco, la notizia non può che suonare come un campanello d'allarme. Gli stessi vertici di via Napoleona confermano il problema, parlando di «notevoli difficoltà nel reclutamento del personale infermieristico». Un problema non di poco conto. Il saldo tra nuove assunzioni e precedenti rinunce, in sostanza, è negativo. E l'azienda ospedaliera sta faticando all'inverosimile per riuscire a trovare infermieri pronti a lavorare al Sant'Anna bis. Il motivo? Ancora una volta, è la concorrenza della vicina Svizzera - con i suoi stipendi sono molto più alti - a creare seri grattacapi, come spiega il direttore sanitario dell'azienda ospedaliera, Laura Chiappa: «I problemi nel reperimento di nuove professionalità - sottolinea - sono dovuti agli infermieri che lasciano l'azienda a causa del forte richiamo economico esercitato dalla Svizzera». La busta paga “pesante”, insomma, batte nettamente la prospettiva di poter lavorare in una struttura nuova e all'avanguardia: «Non sono le condizioni di lavoro a determinare il trasferimento oltre confine - rimarca a questo proposito Anna Michetti, direttore del servizio infermieristico -. Anzi, il nuovo ospedale esercita sin d'ora una forte attrazione, rappresenta una straordinaria sfida professionale sotto il profilo del modello organizzativo e della dotazione tecnologia. Sono proprio le migliori condizioni retributive - spiega - a rafforzare la concorrenza esercitata dagli ospedali svizzeri».

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