Canzo: finisce l'allarme
dopo l'assedio delle api

I diecimila esemplari in volo nella parte alta del pese, e che martedì avevano creato un serio allarme, dovrebbero ormai avere trovato un nuovo alveare e una nuova regina

CANZO Le diecimila api in volo nella parte alta del pese, e che martedì avevano creato un serio allarme, dovrebbero ormai avere trovato un nuovo alveare e una nuova regina. L'insetto, molto intelligente, riesce a muoversi verso dei nuovi compagni se perde completamente i riferimenti. Già mercoledì l'area sotto Gajum, che termina dove si tiene il mercato settimanale, svoltosi regolarmente, non era più delimitata dai cartelli di divieto d'accesso. Dopo la paura si è insomma tornati alla normalità.
«Si è parlato tanto di queste arnie riversate ed aperte a Canzo – spiega l'apicoltore di Erba Luciano Mazzola -. Non vorrei si creasse dell'allarmismo assolutamente ingiustificato. Già per noi è difficile lavorare, figuriamoci se succedono casi come quello di martedì. Nei paesi esteri il trasporto delle api è molto più semplice». L'apicoltore riassume cosa è accaduto alle api "fuggite": «Dopo il riversamento dell'arnia gli insetti hanno iniziato a volare incattiviti e arrabbiati, questo per aver perso la regina – continua Mazzola -. Nel corso delle ore però dovrebbero essersi calmati e partiti alla ricerca di un nuovo alveare con una nuova regina: le api iniziano a fare parte del nuovo gruppo, ben felice di avere altre lavoratrici».
Resta la mossa sbagliata dell'apicoltore di Montevecchia l'altro giorno: se avesse lasciato,  regina e arnie al loro posto col passare delle ore, entro sera la situazione si sarebbe normalizzata e gli insetti tornati all'interno dell'alveare.

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