Sprechi e spese inutili:
l'Italia butta via 70 miliardi

Duro atto d'accusa della Corte dei Conti nei conronti della Pubblica amministrazione dell'Italia: negli utlimi dieci anni sono stati letteralemnte butatati via oltre 70 miliatrdi di euro, pari a 4 punti di Pil fra inefficienze, spese inutili e sprechi.

Settanta miliardi di euro, più dell'intero fatturato della Fiat la principale industria del paese, tanto quanto costa ogni anno alle casse dello Stato il peso degli interessi sul debito pubblico. Un bonus «monstre» generato dall'adesione all'Euro, che l'Italia ha visto sparire, secondo la denuncia della Corte dei Conti, nelle pieghe del bilancio pubblico.
Un «tesorone», più che un «tesoretto», dilapidato in incrementi a pioggia della spesa pubblica complessiva, con il quale si sarebbero potuti finanziare i più disparati e faraonici progetti. In una ipotetica lista della spesa ideata da un supergoverno con manie di grandezza, come resistere al fascino di spesare ben due manovre economiche triennali (quella appena varata costa appena 34 miliardi) senza impatto sulle famiglie. Ma volendo pensare in grande i 70 miliardi virtuali indicati dai magistrati contabili sarebbero stati sufficienti per realizzare una dozzina di ponti sullo Stretto (l'operazione è valutata dall'Anas circa 6 miliardi).
Se la preferenza fosse caduta su provvedimenti più nazional-popolari si sarebbe potuto addirittura vestire l'Italia intera per un anno: 70 miliardi equivalgono infatti al giro d'affari complessivo del settore abbigliamento e calzature del Belpaese. Altro regalo al paese, in periodi di caro-petrolio, l'intero conto che l'azienda-Italia dovrà sborsare quest'anno per la sua bolletta energetica attesa 'in volò con il barile di 'oro-nerò ormai a 130 dollari.
Anche a non voler essere per forza virtuosi, puntando invece sul voluttuario, 70 miliardi di euro sarebbero stati una bella dote da dilapidare. L'Italia avrebbe potuto produrre in casa un intero festival del cinema finanziando una cinquantina di film dal cast stellare, ingaggiando i divi hollywoodiani più pagati del momento. Angelina Jolie, Nicole Kidman, Will Smith, Tom Cruise, Brad Pitt e Johnny Deep tutti insieme verrebbero a costare, euro più, euro meno, stando agli ultimi cachet, circa 140 milioni a film.
Dallo spettacolo allo sport. Nel paese dei 57 milioni di ct ci saremmo potuti regalare una formazione in grado di far impallidire «galacticos», Manchester e Barcellona. Con qualche difficoltà evidente in fase difensiva avremmo potuto schierare per una ventina d'anni Buffon in porta ed un filotto di star del calibro di Kakà, Ronaldinho, Lampard, Terry, Torres, Shevchenko, Ballack, Cristiano Ronaldo, Henry, Gerrard. Sperando ovviamente che la palla non finisse agli avversari.

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