Como, consiglio o porto di mare?
In due anni una vera rivoluzione

Gente che viene, gente che va. E così nell'aula di Palazzo Cernezzi, tra i banchi dei consiglieri e quelli della giunta, si sono viste in tre anni e mezzo di “Bruni bis” 62 volti diversi. Tra dimissioni, assessori cacciati, rimpasti e polemiche, gli attuali consiglieri di maggioranza subentrati in corsa sono 7 su 25 e gli assessori 3 su 9

COMO Più che un consiglio comunale, un porto di mare. Gente che viene, gente che va. E così nell'aula di Palazzo Cernezzi, tra i banchi dei consiglieri e quelli della giunta, si sono viste in tre anni e mezzo di “Bruni bis” 62 volti diversi. Tra dimissioni, assessori cacciati, rimpasti e polemiche, gli attuali consiglieri di maggioranza subentrati in corsa sono 7 su 25 e gli assessori 3 su 9 (ma bisogna aggiungere le due “meteore” Rallo e Cattaneo). Hanno lasciato la giunta in 7, sono entrati in 5 (all'inizio del mandato, nel 2007, gli assessori erano 11), Senza dimenticare 4 avvicendamenti nel ruolo di vicesindaco e 9 consiglieri di maggioranza che hanno cambiato gruppo, una o più volte. E ancora: sono mutati i capigruppo e persino il vicepresidente del consiglio (Saladino ha preso il posto di Sapere). Più stabile l'opposizione, con solo 2 consiglieri sostituiti. E il record spetta all'ex Forza Italia: su 40 persone inserite in lista alle amministrative, addirittura 25 sono transitate dal consiglio o dalla giunta, tanto che al posto dell'ultimo consigliere dimissionario (Rudilosso) è entrato pochi giorni fa un candidato che aveva ottenuto 56 preferenze personali (Anzi). In questo continuo viavai si sono persi per strada quasi 900 voti: 5.315 le preferenze raccolte da chi oggi siede in consiglio contro 6.191 nel 2007.
Dalla giunta, al di là del rimpasto, sono usciti - rispetto alla squadra iniziale - Caradonna (per il muro) e Mascetti, che si spostò in Provincia e prese deleghe e ruolo del suo sostituto in Comune, Francesco Cattaneo (a sua volta ha lasciato la giunta ben prima della scadenza del mandato, come Rallo). Poi ci sono i cambi di maglia
Michele Sada

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