Autostrada nel Canturino
ecco il possibile tracciato

Passaggio in galleria sotto Cantù, tratto a cielo aperto a Senna e nei boschi tra Intimiano e Orsenigo. Sono le ipotesi di percorso dell'autostrada Varese-Como-Lecco

A Senna attraversa i campi e sfiora le zone industriali. A Cantù, in galleria, passa sotto il terreno di alcune zone residenziali di prestigio per spuntare nel verde, a poche centinaia di metri dalle ville e dalle cascine di Capiago Intimiano. E' l'autostrada Varese-Como-Lecco vista nel dettaglio, con un confronto tra il tracciato dello studio di fattibilità – presentato dalle Camere di Commercio di Varese, Como e Lecco, insieme ad altre 23 associazioni di categoria – e le mappe con la viabilità esistente. Un progetto, è bene ricordare, al momento «senza portafoglio». Per ora non ci sono finanziamenti ma intenzioni e promesse. Si vedrà.
Quello che già ora temono i piccoli comuni coinvolti sono stravolgimenti nell'ambiente per l'attraversamento di aree verdi sinora risparmiate dalla cementificazione e ripercussioni sul traffico locale. Le città più importanti come Cantù e Como, viceversa, tardano a prendere una posizione davvero netta. Intanto, lo studio di fattibilità di ventiquattro pagine. Il tracciato preso maggiormente in considerazione è la prima ipotesi sviluppata a sud, in superficie, con la galleria sotto Cantù. La cosiddetta tratta «C» della Varese-Como-Lecco. Tra lo svincolo di via Acquanera, ad Albate, e la Como-Bergamo, a Orsenigo.
Due le possibili partenze. Dallo svincolo in via alla Guzza, a Como – vicino al forno inceneritore – o dalla ferrovia Milano-Como-Chiasso. Ma sia nell'uno che nell'altro caso, sarà necessario scalvare comunque la ferrovia, con un viadotto di 200 metri. Dall'altezza di via Spluga, nel comune di Casnate con Bernate, il tracciato – con un paio di flessioni – va a incrociare via Rovelli, la strada provinciale che unisce Senna alla sua frazione, Navedano. Sempre a Senna, si prosegue con una parallela dalla zona campestre alla zona industriale di via del Gaggio. Nel disegno, si vede una rotatoria, ad oggi inesistente. Dovrebbe essere quello lo svincolo di «Cantù», l'uscita per la città. Poche centinaia di metri dopo, la galleria sotto la città del mobile, lunga 3 chilometri e 152 metri. Inizia alla fine dei prati che guardano verso la schiera di alberi a sud-est. Il tunnel, per come è disegnato, passa sotto il terreno di alcune ville di via Selvaregina, vicino all'anello di via delle Ginestre. Sotto la zona del cascinale di via Silvio Pellico. Sotto il parco del Bersagliere di via Como. Sotto i capannoni di via Arconi, al confine tra Cantù e Intimiano. Dopo un percorso sotto la brughiera, i veicoli – secondo le tavole – emergono nei prati tra le cascine di via Chigollo e le ville della Cascina Pelada. Da qui sempre dritti, verso la Como-Bergamo, a Orsenigo.
Nel progetto delle Camere di Commercio si vedono anche altri due tracciati. Uno, a malapena abbozzato, e con un errore di raccordo tra le tavole, è la soluzione che sembra pensata per un unico tunnel, definito come «possibile alternativa al tracciato».

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