Maah, bomber in musica:
"Io, dalla banlieue a Como"

"Non volevo tornare in serie C dopo aver giocato in A. Ma Di Bari mi ha convinto, è riuscito a farmi capire che Como era la scelta giusta. Il mio hobby? Suono la chitarra".

COMO - Robert Maah, il Como ha scoperto un nuovo bomber. L'attaccante franco-camerunense, dopo quattro mesi senza gol, ha segnato con il Sorrento e il Gubbio: 4 gol dall'inizio dell'anno. L'anno scorso era arrivato a Como a febbraio dalla serie A belga: scommessa persa, per i suoi frequenti infortuni. Oggi assistiamo alla metamorfosi di un attaccante parigino che ha scoperto giovanissimo l'Italia, diventando uno dei punti di forza del Como. Con un sogno: «Vorrei invitare i miei genitori al Sinigaglia, per una partita speciale». A 18 anni il suo procuratore segnala Robert Maah al Bari. E' l'inizio della sua storia italiana: «L'Italia per me è stato un traguardo, è sempre stata la terra dei campioni. Dopo Bari ho deciso di fare gavetta a Ravenna, Sesto San Giovanni e Grosseto. Dico grazie all'Italia: ero il ragazzino della banlieue parigina, qua sono diventato un uomo».
- Finché è arrivata la serie A belga, all'Excelsior Mouscron. Che esperienza è stata?
«Bellissima, perché giocavo sempre e perché il campionato belga è di ottimo livello e molto seguito. A dicembre però la società è fallita: mi mancavano due stipendi, non dieci, e in un paio di giorni è crollato tutto».
- Ora il Como si gode un Maah tutto diverso dall'anno scorso, che segna e non si fa più male.
«Non volevo tornare in serie C dopo aver giocato in A. Ma Di Bari mi ha convinto, è riuscito a farmi capire che Como era la scelta giusta. La conferma non era scontata: io volevo Como, era un fatto di riconoscenza verso il presidente, il mister e i tifosi».
- Com'è l'Italia di Maah?
«Un posto bellissimo. Apprezzo il “savoir faire”, la vostra cultura e l'amore per le cose belle. Amo il cibo, i vostri vini, la vostra moda».
- Hobby?
«Suono la chitarra».

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