Crivaro catturato in Valtellina
Preso il latitante amico di Azouz

L'ex titolare del Cocunut di Euplilio era riuscito a sfuggire alla retata contro la 'ndrangheta del luglio scorso

ERBA - Da metà luglio era sparito, riuscendo a sottrarsi alla cattura della maxi operazione di polizia contro la 'ndrangheta in Lombardia.
Franco Crivaro, 48 anni, notissimo nell'Erbese per essere stato il titolare del locale Coconut di Eupilio (ora è la sorella a gestire il ristorante), l'altra notte è stato arrestato in Valtellina dalla polizia di Stato di Milano e Sondrio, mettendo fine alla sua latitanza durata più di nove mesi.
Secondo quanto riferito dalla Questura di Milano, Crivaro era affiliato alla "locale" di Erba, guidata da Pasquale Varca (ora detenuto) e aveva principalmente il ruolo di procurare le armi, e di mettere a disposizione per le riunioni 'ndranghetistiche proprio il Coconut, che la scorsa notte è stato perquisito dagli agenti della Mobile di Como.
Crivaro, originario di Casabona, nel Crotonese, da vent'anni gravitava nel Comasco. Era sfuggito all'arresto la scorsa estate, nell'ambito della maxioperazione "Crimine" contro la 'ndrangheta in Lombardia e in altre regioni del Nord, che aveva portato a oltre 300 arresti: secondo gli inquirenti era fuggito all'estero ma, evidentemente, ultimamente era rientrato in Italia. Crivaro è stato catturato dai poliziotti della "Catturandi" della Squadra mobile di Milano, con la collaborazione dei colleghi di Sondrio mentre si trovava su una moto a San Bello, una zona rurale nei pressi di Morbegno.
Su di lui pesavano due ordini di cattura, uno emesso dalla Dda di Milano nell'ambito, appunto, della maxi operazione, l'altro dalla Procura di Milano nell'ambito di più recenti indagini antidroga della Mobile del capoluogo lombardo. Le accuse vanno dall'associazione per delinquere di stampo mafioso, all'usura, alla detenzione di armi e allo spaccio di droga. Pare infatti si occupasse di un traffico di stupefacenti tra il Comasco e Milano.
Franco Crivaro aveva vissuto un momento di notorietà nel 2007 per via della sua ostentata amicizia con Azouz Marzouk, in quel momento era ancora in corso il processo di primo grado in Tribunale a Como per la strage di Erba e il giovane tunisino non era stato ancora arrestato per la seconda volta nella sua vita per spaccio. Al Coconut di Eupilio venivano organizzate cene e feste con ospiti personaggi come Fabrizio Corona e Lele Mora: serate riprese dalle telecamere di televisioni nazionali e dai fotografi di quotidiani e settimanali.
Era stata una fase sotto i riflettori, durata fra ottobre e dicembre del 2007, costata molte critiche al vedovo tunisino che allora puntava a diventare un divo del piccolo schermo ma che poi era stata interrotta bruscamente proprio per l'arresto di Azouz Marzouk, finito in carcere il primo dicembre con una dozzina di suoi parenti (il fratello e i cugini) con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.
Guglielmo De Vita

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