Como, parla il segretario d'oro
"Merito il mio stipendio"

Parla il segretario comunale di Como che guadagna più del presidente Napolitano

COMO Dottor Nunzio Fabiano, partiamo da una domanda semplice. Cosa fa un segretario generale?
Coordina l'attività dal punto di vista amministrativo sotto il profilo della legalità degli atti. Offre una consulenza legale agli uffici, roga i contratti nell'interesse dell'ente, assiste alle sedute di giunta e consiglio formulando pareri laddove richiesto. È un'attività sostanzialmente notarile dopo la legge Bassanini del '97.
E un direttore generale?
Proprio sulla base della legge Bassanini si è operata una netta distinzione tra politica e gestione che prima non c'era. La gestione è affidata ai dirigenti e, conseguentemente, è stato individuato un capo gestore, cioè il direttore generale. Non c'è pratica in questo Comune - dai servizi sociali all'urbanistica al provveditorato - che non arrivi sul mio tavolo. Purtroppo, a volte, arrivano quando le criticità o le patologie sono esplose. Preferirei che in molti casi arrivassero prima. Il direttore generale corrisponde a un direttore generale o a un amministratore delegato in una società privata.
Perché altre città non ce l'hanno?
C'è ancora una confusione di ruoli, c'è la tendenza del politico a fare gestione. Faccio un esempio: a Seveso ero direttore in una giunta di centrosinistra, poi arrivò il centrodestra e il sindaco continuava a firmare le concessioni edilizie, cosa che non avrebbe potuto fare. Poi c'è la questione sulle dimensioni dei Comuni: è mia convinzione che sopra i 50mila abitanti la figura sia opportuna.
Però non è obbligatoria...
C'è stato un errore del legislatore, tanto è vero che io ho scritto facendo presente che hanno dimenticato i capoluoghi di provincia che, a prescindere dall'entità demografica, raccolgono competenze di natura provinciale. C'è un aggravio di carico di lavoro. Il ministro ha detto che faranno una modifica sotto questo profilo.
Passiamo ai grandi temi. Lei ha detto che il progetto iniziale della Ticosa non era meritevole di approvazione. Lo stesso per quello delle paratie. La situazione al suo arrivo era così disastrosa?
La Ticosa era carente sotto il profilo istruttorio, non per la qualità progettuale. Mancava la Valutazione ambientale e fu una delle prime cose che dissi: qualcuno non mi ascoltò e così abbiamo perso del tempo. Purtroppo a me le cose arrivano quando le cancrene sono esplose. Parliamo di paratie: coordino la squadra da quando è emersa la criticità. Negli ultimi due anni c'è sempre la coda fuori dalla mia porta perché hanno capito che è meglio prevenire che curare.
Se l'avesse seguito lei da subito il progetto paratie avrebbe avuto una sorte diversa?
Assolutamente. Sono uno che incide quando riesco a prevenire per tempo.
Lei diceva in sintesi che è il capo di tutti i dirigenti. In questo Comune c'è la sensazione diffusa che le cose non funzionino per colpe della politica, ma anche dei dirigenti. Le antenne piazzate sul Baradello sono un esempio...
Pure quel caso è sul mio tavolo
.
Quella vicenda è l'emblema delle non colpe della politica...
È vero. Mi hanno telefonato in vacanza e ho fatto una lettera ai dirigenti sulle procedure da seguire. Io non posso avocare gli atti dei dirigenti, non posso intervenire finché non ne sono informato.  Spesso i dirigenti lavorano nella mia ignoranza, nel senso che io non conosco il problema.
Ma non crede che errori così marchiani danneggino l'immagine dell'ente nei confronti del cittadino?
Chi lavora commette errori. In questo Comune la verità è che manca il gioco di squadra. Il fatto che non ci sia nella parte politica riverbera effetti negativi sulla struttura. Se la squadra non è compatta, vuoi in maggioranza vuoi in opposizione, è come in una famiglia quando il padre e la madre non governano e i figli...
Tante inchieste giudiziarie aperte. Ticosa, paratie, Ca d'Industria. È normale?
L'inchiesta sulla Ticosa è normalissima perché c'è il problema della bonifica e la questione dell'amianto. Meno male che c'è. Sulle paratie riguarda la verifica della perizia.Quella sulla Ca' d'Industria non mi riguarda perché è una questione di appalti.
Sull'amianto in Ticosa però avendo assolto il privato, si parla di omissioni da parte del Comune...
Nello studio Environ si diceva che le parti non esaminate andavano trattate alla stessa stregua di quelle che contenevano amianto. Noi non potevamo entrare sul cantiere, dovevamo chiedere a Multi. Penso che questa sarà la linea difensiva del dirigente.
Passiamo al suo stipendio. È più alto di quello di Napolitano. Che effetto pensa possa fare sui cittadini?
Fassino ha nominato il suo portavoce, una competenza limitata, dandogli 186.268 euro lordi.La Regione Lazio sta aumentando gli stipendi dei dirigenti. Il mio Cud, al di là di quello pubblicato che contiene arretrati (in totale 297mila euro, ndr), è di 226mila euro. Il mio stipendio da segretario generale è 110.074 euro a cui vanno aggiunti i diritti per 36.691. Quindi sarà 146.765, al netto la metà. Poi c'è la direzione generale per 85mila euro, che è quella che incide. L'accostamento con il presidente della Repubblica è fuori luogo per diversi motivi: lo staff costa molto e poi ha altri benefit.
Pensa di meritarsi il suo stipendio?
In tutta coscienza per l'impegno e la passione che metto, sì. Dormo tranquillo sotto questo profilo. Nel panorama dei city manager penso di essere sotto media tant'è che ho accettato la decurtazione imposta da Tremonti e quella che mi ha chiesto il sindaco. Non vanno dimenticati i risparmi che la mia attività produce all'ente: sulle paratie, per il mio intervento sull'Iva abbiamo risparmiato 1.5 milioni. Idem per l'illuminazione pubblica con 1.6 milioni di euro. Con questi soldi ho pagato il mio stipendio per il mio quinquennio e per quelli che verranno.
G. Ron.

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