Brienno, i fondi dalla Provincia
In arrivo 500 mila euro

Entro 15 giorni tra Comune, provincia e altri eventuali soggetti verrà firmato un accordo di programma per passare all'immediata operatività

BRIENNO - No a contributi in contanti da erogare direttamente al comune, si a un articolato piano di aiuti tecnici, amministrativi e soprattutto finanziari ma sulla base di progetti ben definiti per il ripristino di opere pubbliche danneggiate dall'alluvione, ponte romanico e interventi idrogeologici di difesa compresi.

Le sollecitazioni provenienti dalla gente comune, che all'indomani del disastro si era sentita abbandonata, hanno fatto centro e seppur a tre mesi e passa dall'evento la provincia, garante il presidente Leonardo Carioni, ha deciso di mettere a disposizione tutto l'apparato tecnico e amministrativo per fronteggiare le necessità di Brienno.

L'annuncio di «quello che possiamo fare» è stato dato ieri mattina dallo stesso Carioni in occasione di un incontro con il sindaco Patrizia Nava al quale hanno partecipato gli assessori ai lavori pubblici Pietro Cinquesanti e al bilancio Patrizio Tambini.
Cinquesanti è andato oltre le vaghe promesse che finora sono pervenute agli amministratori e ai cittadini briennesi e ha indicato dei termini messi a verbale seduta stante. Dall'inizio dell'entrante settimana i tecnici provinciali, rappresentati ieri da un ingegnere e un geometra, si metteranno a completa disposizione degli amministratori e dei funzionari municipali per l'acquisizione di tutti gli elementi utili per la elaborazione di progetti che, redatti dall'ufficio tecnico provinciale, saranno a costo zero per il comune e non comporteranno oneri per parcelle a professionisti. Entro 15 giorni tra comune, provincia e altri eventuali soggetti verrà firmato un accordo di programma per passare all'immediata operatività. La provincia si farà carico anche delle procedure inerenti agli appalti e alla direzione lavori. Alla domanda formulata dal presidente Carioni in merito ai tempi di avvio dei lavori, Cinquesanti ha risposto che la previsione è fissata per gennaio-febbraio.

Patrizio Tambini, assessore al bilancio, ha fatto riferimento alle risorse da investire. L'ente provincia parteciperà finanziariamente alle opere con 500 mila euro da aggiungere al milione promesso dalla regione per attuare il primo lotto degli interventi idraulici per la messa in sicurezza dei punti critici dei versanti. Indi si passerà gradualmente ai successivi lotti. Quanto al ripristino delle strutture pubbliche distrutte o danneggiate come il ponte romanico, le strade, l'acquedotto e le condutture fognarie ci sono 416 mila euro derivanti da una voce di bilancio per opere in contro capitale per complessivi 3,2 milioni di euro dei quali 2,8 milioni sono stati impegnati per interventi su scuole e altre esigenze in capo all'ente provincia.
«Prima i progetti, poi i soldi - ha sintetizzato Pietro Cinquesanti - e subito le opere. Ci daremo da fare per reperire i fondi mancanti su una valutazione di 4 milioni di euro».

Per le distruzioni arrecate a immobili e attività di  privati la parola passa alla regione. Il consigliere regionale Dario Bianchi, presente tra il pubblico, ha annunciato che «l'assessore alla protezione civile Romano La Russa sta studiando la situazione dal momento che non è stato possibile riconoscere lo stato di calamità naturale».

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