Trinchieri, che sollievo
"Sì, ma che errori"

"Stanchi? Ma di ché? - ribatte - Di niente, se ci riferiamo alla stanchezza fisica. La verità è che giocare come facciamo noi costa fatica e sacrificio innanzitutto a livello mentale"

«Stavamo commettendo un peccato capitale per il solo motivo di essere stati superficialotti. Invece, non si può e non si deve far rientrare una squadra che possiede così tanti giocatori di talento».
Andrea Trinchieri, anticipa le domande in sala stampa e butta lì la sua disamina. «Stanchi? Ma di ché? - ribatte - Di niente, se ci riferiamo alla stanchezza fisica. La verità è che giocare come facciamo noi costa fatica e sacrificio innanzitutto a livello mentale. E stasera (ieri, ndr), troppe volte abbiamo fatto riposare il nostro muscolo più importante e prezioso: il cervello».

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