E' allarme per i furti in casa
Sul Lario sono sei al giorno

Diminuiscono ma non abbastanza: sono 2.232 nel corso del 2010. Sono ancora i furti in casa la vera croce dei comaschi e delle forze dell'ordine che ne tutelano la sicurezza.

COMO Sono ancora i furti in casa la vera croce dei comaschi e delle forze dell'ordine che ne tutelano la sicurezza. È quanto emerge dai dati 2010 dell'Associazione nazionale delle forze di polizia, sunto di tutte le violazione del codice penale rilevate e denunciate da carabinieri, polizia di Stato, guardia di finanza, polizie locali.
Su 103 capoluoghi di provincia, il Lario e il suo territorio si collocano all'83esimo posto nella speciale classifica compilata sulla base dei reati denunciati in rapporto alla popolazione. In tutto sono 2970 ogni 100mila abitanti, per un totale netto di 17.526, cifra che coincide con una diminuzione, lieve, dell'1.4% rispetto al 2009.
I numeri non diranno forse moltissimo, ma per capire l'aria che tira in Lombardia, Milano è addirittura la maglia nera nazionale, con 6.948 reati ogni 100mila abitanti (seguita, sorprendentemente, da Rimini, che registra poco più di 20mila reati ma che paga il numero ridotto di residenti e l'aumento di reati nella stagione estiva in corrispondenza del boom del turismo, quindi Torino, Bologna, Genova, Roma): Varese è in posizione 51, Lecco alla 67esima, Sondrio all'89esima. In un quadro che complessivamente fotografa una diminuzione dei fenomeni criminosi, a Como resta la piaga dei furti, con una media di sei colpi al giorno. In Italia siamo quindicesimi, con 378 denunce ogni 100mila abitanti, pari cioè a 2232 nel corso del 2010 (-2.4 sul 2009). Al primo posto c'è la città di Lucca, seguita da Pavia, Milano, Torino, Cuneo, Prato e Pisa. In classifica anche Bergamo, Lecco e Varese.

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