Traglio: «Io sindaco?
In campo come Passera»

«Il telefono ha cominciato a squillare dal mattino. Nel corso della giornata ci sono stati messaggi, mail e i commenti di chi ho incontrato. Francamente non mi aspettavo che le mie parole suscitassero tale interesse. Mi fa molto piacere». Maurizio Traglio, l'imprenditore comasco che siede nel cda di Alitalia,  è sorpreso dall'ondata di interesse per una sua possibile candidatura a sindaco

COMO «Il telefono ha cominciato a squillare dal mattino. Nel corso della giornata ci sono stati messaggi, mail e i commenti di chi ho incontrato. Francamente non mi aspettavo che le mie parole suscitassero tale interesse. Mi fa molto piacere. Non tanto e non solo per la stima che mi viene riconosciuta sia come persona sia come imprenditore, ma perché rafforza la mia convinzione sul fatto siamo in un momento particolare in cui c'è una grande voglia di cambiamento».
Maurizio Traglio, l'imprenditore comasco che siede nel cda di Alitalia,  è sinceramente sorpreso dall'ondata di interesse che lo ha travolto venerdì dopo la pubblicazione su “La Provincia” dell'intervista in cui dichiarava, per la prima volta e a sorpresa, la disponibilità a considerare una candidatura a sindaco di Como.
Oggi si dice ancora più convinto che se il suo progetto di governo della città verrà condiviso e troverà una squadra di qualità, non si tirerà indietro.
«Lei ha avuto il pregio di farmi esplicitare una riflessione che stavo facendo da qualche tempo, da solo e con altri. Ci sono momenti della storia, attenzione non vorrei essere considerato un presuntuoso, in cui capisci che ti viene chiesto di non restare alla finestra».
«Non nego – prosegue - che la scelta del mio amico Corrado Passera mi ha fatto molto riflettere. Un uomo capace, di potere che non aveva certo bisogno di fare il ministro per diventare famoso, si è messo al servizio di una causa: salvare dal tracollo un Paese, il nostro Paese. Ecco, credo che lo stesso ci sia bisogno a Como. Una città che ha urgentemente bisogno di ripartire su dei progetti concreti e di qualità, piccoli e grandi, ma deve ripartire. La crisi economica c'è, è vero, ma ci porterà soprattutto a riscoprire una maggiore sobrietà. Si può fare bene anche con poco. Eliminare sprechi, razionalizzare, sono concetti con cui un imprenditore si misura tutti i giorni. Non c'è più tempo per le discussioni e i litigi».
Famiglia a Milano, interessi professionali a Como e in mezzo mondo, anche se poco noto al grande pubblico, Traglio è ben inserito nel tessuto economico comasco. Lo scorso anno, ad esempio, con un gruppo di altri 27 imprenditori ha risposto alla chiamata del presidente della Camera di commercio Paolo De Santis di costituire una società d'investimenti tutta comasca, 5 milioni di capitale, per finanziare imprese innovative. Scommettere sul futuro è uno dei suoi interessi e business. Finora lo ha fatto, mettendoci soldi suoi, puntando ad esempio sul rilancio di Alitalia (con un assegno di15 milioni) e lunedì' scorso  comprando un sostanzioso pacchetto di titoli di Stato in occasione del Btp-day.
Nessun giudizio sulle singole persone, difficile portarlo su questo terreno. La sua riflessione per ora si limita ai principi generali (Mario Monti docet) e torna a ribadire i concetti che gli stanno più a cuore: serietà e capacità.  «Amministrare un'azienda privata bene significa avere sempre in mente un obiettivo da raggiungere, essere aperto al cambiamento e non derogare mai sui principi di fondo. Lo stesso ritengo si necessario fare se l'impegno è in ambito pubblico. Il senso civico, il bene pubblico non sono concetti astratti. Per educazione e convinzione ritengo che alla base di ogni azione ci debba essere il rispetto, per noi stessi, per quello che facciamo e per gli altri». 

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