Oltrona, appello a Berlusconi
"Intervenga a salvare la Star"

"Serve un imprenditore che abbia disponibilità finanziarie, per rimettere in sesto l'azienda" è l'appello del segretario Uilta-Uil, Gioacchino Favara

OLTRONA DI SAN MAMETTE «Serve un imprenditore che abbia disponibilità finanziarie, per rimettere in sesto la Star - fa appello il segretario Uilta-Uil, Gioacchino Favara - Un magnate vero come Silvio Berlusconi che, oltre a fare un investimento, sarebbe motivato anche da un forte legame sentimentale con Oltrona».

L'ex premier, in tempo di guerra (dal 1942 al 1945), con la mamma Rosa Bossi, il fratello Paolo e la nonna paterna nativa di Oltrona - sfollati da Milano - aveva trovato rifugio in paese, a casa di una zia in via Venti Settembre. In quegli anni la mamma Rosa, per sbarcare il lunario, aveva trovato lavoro come impiegata nella fabbrica Noberasco di Oltrona, poi diventata stamperia Star. Il cugino, don Andrea Livio, (ex parroco della chiesa di Brolo San Vito a Lomazzo) è nativo di Oltrona. Intervenendo a favore della Star, il Cavaliere non soltanto salverebbe l'azienda in cui lavorò la madre ma, proprio in quanto si tratta della principale realtà produttiva locale, darebbe un concreto sostegno al paese che lo aiutò durante la guerra e che spesso ricorda nei suoi discorsi.

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