Giorno del giudizio
per le sorti di Eleca

In Tribunale a Como si decide sulle procedure concorsuali per la società di Cantù, per la quale due creditori hanno chiesto il fallimento

CANTÙ Il giorno del giudizio per Eleca. Lunedì mattina, in Tribunale a Como, il general contractor fondato nel 1979 da Roberto Manzoni, specializzato in edilizia, impiantistica, installazione di pannelli fotovoltaici, cercherà di evitare il fallimento. Due fornitori hanno presentato un'istanza in questo senso, destinata ad essere al momento bloccata tuttavia, dal concordato preventivo: un accordo tutto da perfezionare, per provare a soddisfare i creditori. In queste ore, l'annuncio della proposta da parte del debitore - perché è questa la posizione di Eleca - verrà valutata in camera di consiglio da un collegio formato da tre giudici.
Il passaggio al concordato preventivo è successivo al mancato subentro di Raffaele Tognacca: l'ex manager della Erg, in ottimi rapporti con Manzoni, si era proposto per l'affitto di un ramo di azienda, bocciato dai due terzi dei 148 lavoratori, non disposti a passare ad una Eleca in formato ridotto, da 31 dipendenti. Intanto, una cinquantina di persone restano scoperte, al momento, dalla cassa integrazione.

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