Giuseppe, il ricordo del fratello
«Tanti amici lo rimpiangono»

A poche ore dall'incidente stradale che gli ha portato via il fratello, Luciano Barbera - 37 anni - non riesce a farsene una ragione. Nella sua casa di Buccinigo, dove vive con la moglie e i suoi tre figli, scorre sullo schermo del computer le fotografie di famiglia: «Era sempre sorridente. Mio fratello sapeva divertirsi, si godeva la vita».

ERBA - «Quando l'hanno saputo i suoi amici erano increduli. Pochi minuti prima l'avevano visto sorridente a un compleanno e qualche minuto dopo Giuseppe non c'era più».
A poche ore dall'incidente stradale che gli ha portato via il fratello, Luciano Barbera - 37 anni - non riesce a farsene una ragione. Nella sua casa di Buccinigo, dove vive con la moglie e i suoi tre figli, scorre sullo schermo del computer le fotografie di famiglia: «Era sempre sorridente. Mio fratello sapeva divertirsi, si godeva la vita».
Venerdì notte alle due e mezzo, a Mariano Comense, Giuseppe era alla guida di una Ford Focus quando si è scontrato con un'altra vettura sulla Novedratese. «Sabato mattina all'alba - racconta il fratello - è arrivata la polizia per avvertirmi. Da quasi un anno mio fratello viveva da solo a Giussano, ma risultava ancora residente qui a Buccinigo. Ha abitato con noi per circa tre anni, sin dal suo arrivo dalla Sicilia».
La famiglia Barbera è originaria di Raddusa, in provincia di Catania, dove ancora vive la mamma Santa insieme a un altro fratello, Filippo. Il primo della famiglia ad arrivare nell'Erbese è stato Cateno, che si è trasferito a Ponte Lambro una decina di anni fa; poi è stata la volta di Luciano, nel 2005, e di Giuseppe, quattro anni fa. Si era subito ambientato. «Per un anno - ricorda il fratello - ha avuto difficoltà a trovare lavoro, faceva un po' di tutto e mi aiutava nel mio mestiere di muratore. Poi ha iniziato a lavorare per una coop di Lurago d'Erba e infine è stato assunto come macellaio alla Sma di Giussano, ndr». Il lavoro gli ha regalato molti amici: «Usciva spesso al sera, si divertiva. Mi hanno detto che ieri mattina, alla macelleria, anche alcuni clienti si sono commossi quando hanno saputo della sua scomparsa. E un bambino ha chiesto dove fosse finito Peppino».
Giuseppe si divertiva molto a fare fotografie. «Nel primo anno in cui è stato a Erba - dice Luciano - si è occupato molto dei miei tre figli. Li accompagnava a scuola, ci giocava e scattava loro molte fotografie. Così ai colleghi e agli amici». Il corpo di Giuseppe verrà trasportato a Raddusa, dove si celebreranno i funerali.
«Non so ancora quando potremo trasportarlo - dice Luciano - perché siamo in attesa dell'autopsia. Dovrebbero effettuarla tra lunedì e martedì, partiremo il prima possibile». L'autopsia dovrebbe anche aiutare a chiarire le dinamiche dell'incidente. «Non so cosa possa essere successo - osserva il fratello - forse si è trattato di un sorpasso azzardato. In ogni caso ora non conta molto, il fatto è che Giuseppe non c'è più».

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