L'invito del ministro Passera
«Il lungolago al più presto»

Intervista al ministro lariano che dice: «Il lago mi manca. Troppi anni sprecati, bisogna riuscire a portare a termine il progetto per la realizzazione del nuovo lungolago»

Gli manca il lago. E manca anche ai comaschi dopo il lungo oscuramento dovuto al cantiere delle paratie. Corrado Passera, il ministro lariano torna a casa - oggi interverrà al XII forum internazionale dell'agricoltura e dell'alimentazione organizzato dalla Coldiretti in collaborazione con lo studio Ambrosetti a Villa d'Este. - e si sofferma sul disastro del cantiere per la sistemazione del lungolago. Condivide l'indignazione dei comaschi, incoraggia l'amministrazione guidata da Mario Lucini e invita Como a rialzare la testa.
Dottor Passera, Como dal suo ministro si aspetta un intervento per la soluzione del cantiere sul lungolago. Lei crede di poter fare qualcosa anche se, ovviamente, la gestione non rientra nelle competenze del suo dicastero?
Il cantiere sul lungolago è un esempio perfetto di come le cose non dovrebbero funzionare nel nostro Paese. Un'infrastruttura così importante non può attendere vent'anni, tra progettazioni inadeguate e lentezze burocratiche, per essere realizzata. Penso che i comaschi abbiano ragione a essere indignati per quanto è accaduto. Non voglio pronunciarmi sulle scelte gestionali, ma vedo che l'attuale amministrazione comunale - che ha la responsabilità diretta del progetto - sta provando ad attuare scelte e progettazioni di buonsenso per chiudere i lavori. Bisogna riuscirci perché il costo di lasciare la situazione attuale per la città è veramente alto.
Cosa le manca di più di Como quando è via e cosa lo fa arrabbiare di più quando torna?
La verità? Mi mancano il lago e i miei compagni del Liceo Volta. Mi fanno arrabbiare le opportunità perse e gli ultimi anni sprecati.

Leggi l'intera intervista del direttore Diego Minonzio e di Francesco Angelini su La Provincia in edicola sabato 20 ottobre

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