Concordato a Como
Prove di speranza

COMO La convocazione dei creditori è stata fissata alle 10 del 29 aprile.
Davanti al giudice Paola Parlati, i chirografari della Anors spa in liquidazione dovranno stabilire se accettare la proposta di indennizzo (con un soddisfacimento dei relativi crediti pari al 22%), oppure spingere l'azienda al fallimento vero e proprio. Per il momento, la notizia è che il tribunale di Como ha dichiarato «aperta la procedura di concordato preventivo», seguendo la strada presa negli scorsi giorni anche in un caso analogo - quello dell'azienda tessile Mectex spa in liquidazione di Erba - e lasciando intravvedere un segnale di speranza per le situazioni che, da tempo, attendono di conoscere il loro destino.
«Tra i più noti in provincia di Como - ricorda il segretario provinciale Alberto Zappa (Fim Cisl) - ci sono l'Isotta Fraschini, con 220 dipendenti, Polti con 250, Eleca con 170 e Chibro con 170, tanto per citare i casi più importanti».
Si tratta di «vicende molto complesse», per le quali il concordato preventivo rappresenta probabilmente l'unica ancora di salvezza prima del baratro a patto che «i costi sociali non ricadano sempre e solo sui lavoratori».

Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola venerdì 1 febbraio

© RIPRODUZIONE RISERVATA