Hugo Chavez è morto
«Malato per colpa dei nemici»

Ad annunciare la morte da Caracas è stato oggi - dopo settimane di incertezze e tensioni - il vicepresidente venezuelano e delfino designato del leader "bolivariano", Nicolas Maduro, in un intervento tv a reti unificate punteggiato di lacrime e di orgogliosi richiami all'eredità dello scomparso

CARACAS - Hugo Chavez è morto. Ad annunciarlo da Caracas è stato oggi - dopo settimane di incertezze e tensioni - il vicepresidente venezuelano e delfino designato del leader "bolivariano", Nicolas Maduro, in un intervento tv a reti unificate punteggiato di lacrime e di orgogliosi richiami all'eredità dello scomparso.

Il decesso del presidente, che aveva 58 anni, è avvenuto nel pomeriggio, alle 16,25 ora locale, ha precisato Maduro. 2Per la nostra patria questa è un momento di profondo dolore", ha aggiunto, interrompendosi a tratti fra i singhiozzi, parlando di "una tragedia storica" per il Venezuela, ma rivendicando anche "l'eredità, il progetto e le bandiere" di Chavez. "Chi muore per la vita non può essere considerato morto", ha sottolineato, invitando "il popolo" a scendere in piazza per onorare il defunto dinanzi all'ospedale militare e riservandosi di rendere noti nelle prossime ore "tutti i programmi per rendere omaggio al nostro comandante".

Poi l'avvertimento agli oppositori, affidato al ministro della Difesa, Diego Molero: "le forze armare bolivariane sono dispiegate in tutto il Paese" per garantire l'ordine, ha detto, assicurando "il rispetto delle Costituzione" e invocando al contempo "la concordia" nazionale. "Che viva Chavez!", ha concluso infine Maduro, che poche ore prima aveva preso la parola in un lungo intervento in tv, dinanzi ai vertici del Paese, evocando l'ombra di un presunto complotto nemico (leggi statunitense) dietro la malattia che aveva colpito il 'comandantè. In quelle ore Caracas aveva ammesso che le condizioni di Chavez erano ormai "molto delicate" a causa di un aggravamento dei problemi respiratori provocati da "una nuova infezione" respiratoria.

Poi aveva preso la parola Maduro. Il cancro che da più di un anno sta consumando Chavez è opera dei nemici "imperialisti" del Venezuela, che vogliono "destabilizzare" il Paese, aveva tuonato. Tali nemici - aveva aggiunto - hanno inoculato la malattia al leader "bolivariano" così come denunciato nel caso dello storico leader palestinese Yasser Arafat.
Maduro aveva dunque adombrato una teoria del complotto, lanciando accuse soprattutto contro Washington, la cui secca smentita sarebbe riecheggiata poco più tardi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA