Parla il padrone del cane killer
«Mi dispiace, tutti contro di me»

«Guardi, io ho commesso un errore. Ho lasciato il mio cane libero senza museruola e, da amante degli animali, sono il primo a dispiacermi per quello che è capitato. Ma per il resto, mi creda, sento di essere vittima di un complotto»

SALA COMACINA «Guardi, io ho commesso un errore. Ho lasciato il mio cane libero senza museruola e, da amante degli animali, sono il primo a dispiacermi per quello che è capitato. Ma per il resto, mi creda, sento di essere vittima di un complotto».
A parlare è Simone P., milanese, titolare di una casa di produzione video, da tre anni trapiantato sul lago, a Colonno («scelta di vita, in un paese che è un gioiello»), proprietario del cane che, nei giorni scorsi, aveva sbranato e ucciso la piccola Ilend, meticcio di 13 anni, sui monti di Sala. «Il mio pastore tedesco - racconta - arriva da Brindisi. L'ho salvato un paio di anni fa dall'abbandono. È un cane maltrattato, che con gli uomini si comporta benissimo. Non cerco scuse. Oggi (ieri, ndr) sono corso ad acquistare una museruola di metallo, perchéquella di pelle la distrugge. Dovevo fare attenzione ma ero salito lassù sui monti proprio perchéimmaginavo che avrei potuto farla correre un po' libera, senza incontrare nessuno. Ora seguirò il corso che mi hanno suggerito i veterinari, farò quello che devo. Ma qui in paese, ormai, sono tutti schierati contro di me, incattiviti, decisi a cacciarmi. Ho subito minacce,  atti vandalici. Ora ho paura che qualcuno mi avveleni i cani, che io cresco come figli. Con il proprietario di Ilend ho cercato di mettermi in contatto. Gli ho mandato un sms, gli ho telefonato senza avere risposta. Mi dispiace, ma credetemi. È stato un incidente. Il mio cane non è cattivo».

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