Pericolo Influenza A
Quando serve vaccinarsi

 Influenza A, da lunedì prossimo vaccinazione per 30mila comaschi. Le dosi verranno somministrate, nell’arco di una ventina di giorni, alle persone appartenenti a tre diverse categorie: malati cronici di età compresa tra 6 mesi e 64 anni, donne al secondo o terzo trimestre di gravidanza, bambini tra 6 e 24 mesi nati pre termine

COMO Influenza A, da lunedì prossimo vaccinazione per 30mila comaschi. Le dosi verranno somministrate, nell’arco di una ventina di giorni, alle persone appartenenti a tre diverse categorie: malati cronici di età compresa tra 6 mesi e 64 anni (ossia nati dopo il 1° gennaio 1945), donne al secondo o terzo trimestre di gravidanza, bambini tra 6 e 24 mesi nati pre-termine. L’Asl si prepara, quindi, a un autentico tour de force, tanto che ha previsto ambulatori ad hoc e in questa fase garantirà sedute di vaccinazione per un totale di 546 ore a settimana. Oggi arriverà a Como un secondo stock di 6.500 dosi. Per potersi vaccinare, i soggetti che rientrano nelle categorie citate devono prendere un appuntamento, telefonando tra domani e il 20 novembre all’ambulatorio in cui intendono poi recarsi; l’elenco delle sedi disponibili, distribuite su tutto il territorio provinciale, è pubblicato sul sito Internet www.asl.como.it, insieme agli orari e ai numeri telefonici per la prenotazione. «Riguardo ai malati cronici, è bene chiarire che potrà fissare un appuntamento chi possiede il tesserino di esenzione - specifica Maria Gramegna, direttore del dipartimento Prevenzione dell’Asl - Gli operatori che risponderanno alle chiamate chiederanno pertanto nome e cognome, oppure il numero della tessera». L’elenco dei codici che danno diritto alla vaccinazione è riportato anche sul sito dell’azienda sanitaria. «Le persone con più di 65 anni - ribadisce inoltre Gramegna - non verranno vaccinate contro l’influenza A, ma solo contro la stagionale, come ogni anno. Rientreranno invece nella seconda fase della campagna contro il nuovo virus, che scatterà a metà dicembre, tutti i soggetti dai 6 mesi ai 17 anni». I comaschi che prenoteranno la vaccinazione nei prossimi giorni otterranno due appuntamenti diversi visto che, con ogni probabilità, dopo la prima iniezione sarà necessario un richiamo: «Per il momento sono previste due dosi, ma tra qualche settimana potrebbero arrivare dal ministero indicazioni diverse – dice Gramegna – Se le nuove indicazioni diranno che è sufficiente una dose, contatteremo le persone per disdire il secondo appuntamento». Il personale dei servizi di pubblica utilità riceverà indicazioni sulle modalità della vaccinazione dal datore di lavoro, mentre le dosi sono già state distribuite alle strutture sanitarie e da oggi verranno inviate anche alle Rsa (4.100 gli operatori che si vaccineranno).
Intanto, si moltiplicano i casi di influenza nelle scuole comasche, che devono fare i conti con un autentico boom di assenze tra gli alunni e i docenti. Al caso del «Volta», emerso due giorni fa, si è aggiunto ieri quello dell’istituto comprensivo di Lora, dove si registrano diversi casi di studenti messi ko dal virus: «Sappiamo che l’influenza è già molto diffusa in qualche scuola – commenta Gramegna – ma non è necessario adottare misure particolari. I presidi non sono tenuti a segnalarci gli episodi, né verranno effettuati tamponi per scoprire di quali virus si tratti. Ormai siamo entrati nella fase della pandemia, i casi ci sono e si moltiplicheranno, ma il quadro clinico è modesto. Chiudere le scuole? Non è previsto e non avrebbe alcun senso, a meno di non voler rinchiudere in casa tutti gli studenti da oggi a marzo…». Il virus che ha colpito centinaia di alunni comaschi in questi giorni è proprio quello dell’influenza A: «Nella maggior parte dei casi dovrebbe essere l’h1n1, visto che ha raggiunto molte persone nel giro di poco tempo. Ma questo non deve spaventare. Il decorso è del tutto simile a quello di una normale influenza».
Michele Sada

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