Carbonate, presi ladri di rame
Per fare i colpi provocavano black-out

Gli agenti della squadra mobile di Como li seguivano da diverso tempo

Per catturarli, però, hanno dovuto bloccarli a Novara dove stavano preparando un colpo

Erano sulle loro tracce da tempo e alla fine sono dovuti andare fino a Novara per arrestarli. Una “trasferta” che fa ricordare quelle dei tifosi del Como per vedere la loro squadra, prima dell’ok al Sinigaglia.

Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Como hanno bloccato la “banda del rame”, un gruppo di sette rumeni che è sospettato di vari colpi avvenuti nella Bassa Comasca, a partire del 2014.

In pratica la banda di ladri si era specializzata nello “staccare” la corrente elettrica e prelevare vari metri di cavi di rame. Causando black-out in varie zone dei paesi dove avvenivano i furti.

L’indagine

E il pensiero va subito a Carbonate, dove alla fine di aprile del 2014 era avvenuto un episodio con una tecnica pressoché identica a quella della banda: infatti durante la notte i ladri avevano saccheggiato una linea elettrica in località Garangia, vicino a via Giovanni XXIII.

Dopo aver staccato l’energia elettrica, infatti, in quell’occasione i ladri avevano abbattuto un traliccio dell’alta tensione per portare via circa due chilometri di cavi elettrici, salendo anche su altri tre tralicci della zona. Poi erano fuggiti in tutta fretta.

Le indagini della squadra Mobile di Como, quindi, aveva portato a individuare la banda. L’altra notte gli agenti avevano capito che stavano per mettere a segno un altro colpo, anche se non sapevano esattamente dove. Così si sono messi sulle loro tracce e i poliziotti sono arrivati fino in provincia di Novara, pur di riuscire a prenderli con le mani nel sacco, anzi, sul rame.

L’inseguimento

E in effetti i ladri erano arrivati a Sizzano: erano sette persone, divise su due automobili. Non appena è stata staccata l’elettricità da un palo dell’alta tensione, gli agenti sono entrati in azione.

I ladri, però, in un primo momento sono riusciti a fuggire, e così è nato un inseguimento. Una prima auto è stata bloccata una decina di chilometri dopo, nel comune di Momo, sempre nel Novarese, sulla strada che riporta verso la Lombardia.

La seconda automobile, invece, è stata inseguita fino a Busto Arsizio, dove i sospettati sono stati bloccati in un’area boschiva. Alla fine tutti e sette sono stati arrestati con l’accusa di furto aggravato e portati nelle carcere di Novara e Busto Arsizio. Si tratta di Valeru Tanase, 45 anni, Bobi Nicolae, 24 anni, Alexandru Anghel, 18 anni, Marinel Radu, 24 anni, Georgel Anghel, 20 anni, Victor Nicola, 31 anni e Dumitru Ene, 19 anni. Al momento è contestato loro solo il furto in flagranza, ma sono comunque sospettati di aver messo a segno vari altri colpi, dal 2014 a oggi, nella zona della Bassa Comasca.

Nel corso dell’operazione è stata recuperata la refurtiva, consistente in circa 1200 metri di cavo in rame asportato, come detto, mentre si trovavano nel Comune di Sizzano, a Novara. La trasferta della Polizia è stata decisamente positiva.

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