E' scontro Berlusconi-Sky
"Anche Mediaset penalizzata"

L'aumento dell'imposta Iva sulle pay tv ha scatenato una vera e propria guerra fra il premier e il Gruppo Sky. Replica di Berlusconi: nessun conflitto d'interesse, penalizzata anche Mediaset.
IL TESTO INTERGRALE DEL DECRETO
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Il premier Silvio Berlusconi difende la norma che alza l'Iva dal 10 al 20% per le pay tv inserita nel pacchetto 'anti-crisi', la cosiddetta 'tassa Sky'. Ma le polemiche suscitate dall'intervento sulla tv satellitare e la reazione del gruppo di Rupert Murdoch innescano, comunque, una riflessione sulla misura nella maggioranza. Tanto che da più parti nel centrodestra vengono ipotizzate limature o modifiche in sede di dibattito parlamentare che, secondo quello che è al momento l'orientamento del governo, dovrebbe partire a Palazzo Madama. D'altra parte il 'caso-Sky' rappresenta anche un macigno sulla strada, piuttosto stretta, del dialogo auspicato dal Cavaliere. Tutta l'opposizione si scaglia contro la norma considerata dal centrosinistra frutto del conflitto di interessi del premier e penalizzante per milioni di famiglie con l'Italia dei Valori che la bolla come "scandalosa" e da "Repubblica delle banane". Nulla di tutto ciò per il presidente del Consiglio che, in collegamento telefonico all'assemblea della Dc, per le Autonomie di Gianfranco Rotondi difende il testo. "E' stata penalizzata anche Mediaset - dice - che sta facendo partire una tv a pagamento. Questo significa che la sinistra si è inventata ancora una volta il conflitto di interessi". In ogni caso dalla maggioranza si fa sapere che sulla questione verranno fatte verifiche tecniche. E, anche se, come spiega il sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani "al momento la decisione politica è questa", c'é chi non esclude la possibilità che in Parlamento si intervenga con emendamenti. Sulla norma su Sky "deciderà il Parlamento", dice il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. "Valuteremo nel merito la questione - sottolinea anche il presidente dei senatori Maurizio Gasparri - e se si trovano soluzioni sul campo c'é la massima disponibilità, vedremo". Gasparri sottolinea comunque che "l'importante è che non ci sia la volontà di colpire un gruppo importante".

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