Fuggito dall'ospedale con la Tbc
sorpreso a chiedere l'elemosina

I poliziotti di quartiere ritrovano il romeno scappato dall'ospedale Valduce tre settimane fa dopo che gli era stata riscontrata la tubercolosi: era all'esterno del Crocifisso con la figlia, il genero e due nipotini

Quando il poliziotto di quartiere lo ha visto accanto al Crocifisso in viale Varese, impegnato a chiedere l'elemosina, lo ha riconosciuto subito. E' stato ritrovato, tre settimane dopo la fuga, il romeno affetto da tubercolosi attiva scomparso all'improvviso dall'ospedale Valduce, ancor prima che potessero scattare le contromisure da parte dell'Asl. L'uomo, un sessantenne con problemi fisici costretto a muoversi con l'ausilio di una stampella, era in compagnia della sua famiglia: la figlia, il genero e due nipoti, entrambi minorenni. Il più anziano della comitiva è stato accompagnato al Sant'Anna per essere curato, i famigliari sono invece stati sottoposti a profilassi e a un test all'Asl, in via Cadorna, e quindi autorizzati a lasciare la struttura sanitaria, anche se i risultati degli esami a cui sono stati sottoposti si conosceranno soltanto giovedì. Il contagio da tubercolosi non è immediato come nel caso di una malattia esentematica (la varicella, per esempio), ma spesso prima che si manifesti la malattia possono trascorrere anche alcuni mesi. I soggetti a rischio sono in ogni caso solo coloro che hanno contatti prolungati con il malato e un sistema immunitario già debilitato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA