Lega all’attacco: «Gatto va sospeso»

Rudilosso (FI) accelera sul rimpasto: Bruni smetta di pensare alle regionali e intervenga sulla giunta

L’inchiesta della procura di Como che vede iscritto sul registro degli indagati anche l’assessore al Commercio, il forzista Paolo Gatto con l’accusa di falso in atto pubblico per avere, secondo la tesi della magistratura, utilizzato le dichiarazioni di un disabile per far annullare le multe emesse dal vigile elettronico, ha provocato un terremoto nel mondo politico. C’è chi si dichiara «senza parole» e chi, senza mezzi termini, chiede al sindaco Bruni di prendere atto di una situazione «inaccettabile» e di portare la città ad elezioni anticipate. Sulle barricate la Lega Nord che auspica una «sospensione immediata». «Se la questione verrà accertata in questi termini - tuona il commissario provinciale del Carroccio Tito Cattaneo - va allontanato. Sono assessore in un Comune e se un vigile mi togliesse una multa caccerei il vigile. La legge deve essere uguale per tutti e soprattutto per chi la impone. Questa vicenda è disdicevole. Aspettiamo il rientro del sindaco da Cuba ma, a mio avviso, vista la gravità delle accuse, sarebbe opportuna una sospensione immediata. Se poi dovessero risultare fondate, questo modo di operare non può dare la possibilità di lavorare in un Ente pubblico. Anche perché ai cittadini che pagano le multe cosa diciamo?».
Il sindaco Stefano Bruni, a Cuba in missione per la Nazioni Unite, è risultato irreperibile. Pochissime parole dal primo cittadino in pectore, il leghista Diego Peverelli: «Mi auguro che non ci sia niente di concreto, ma se così non è si dovrà assumere le proprie responsabilità».

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