Mercato coperto, via ai lavori
Rimossi i primi banchi vecchi

Via Sirtori Dopo i sopralluoghi delle scorse settimane gli sgomberi Saranno eseguite alcune manutenzioni e rivisti gli spazi per i venditori

Sono iniziati ieri, dopo i sopralluoghi e le verifiche delle scorse settimane, i lavori al mercato coperto per smantellare i vecchi banchi vuoti da molto tempo, alcuni dei quali in condizioni di degrado. Lavori che proseguiranno anche mercoledì.

L’intervento

Ieri mattina sono stati rimossi e smontati i primi banconi in ferro e legno in vista dei lavori di sistemazione (sono stati stanziati 200mila euro) con il rifacimento delle lampade e l’imbiancatura delle pareti. «Il mercato coperto - aveva spiegato il sindaco Alessandro Rapinese qualche settimana fa - si trova in una condizione di abbandono totale. Ci sono frigoriferi lasciati lì da almeno cinque anni, banchi chiusi, materiale mai portato via». E ancora aveva aggiunto: «Adesso vogliamo mettere ordine e la prima cosa sarà la rimozione delle strutture vuote e inutilizzate da tempo. In questo modo sarà liberato dello spazio che ci consentirà una migliore distribuzione degli spazi con le bancarelle che saranno lungo il perimetro esterno e lo spazio centrale sarà liberato. Via anche i banchi che si trovano a ridosso delle vetrate. Insomma, va eliminato il caos attuale per poi ripartire, anche con un nuovo regolamento dedicato al commercio». La liberazione degli spazi davanti alle pareti consentirà di utilizzare quelle aree in modo che verrà creato un grande spazio centrale libero dai banchi vendita, che saranno tutti posizionati vicino alle pareti.

Agricoltori ed ex grossisti

Il primo cittadino ha postato sui suoi profili social una fto dei lavori di smontaggio e scritto: «Da troppo tempo la politica comasca circa il mercato coperto faceva solo chiacchiere. Quel tempo è finito». Entro la prossima primavera, almeno questo è l’obiettivo dell’amministrazione, dovrebbe essere ultimato il recupero del padiglione ex grossisti (per il quale è stato stanziato un milione di euro). Resta invece per ora in sospeso la questione legata al Comac (Consorzio mercato agricoltori comaschi). Dopo lo “sfratto” il Comune ha concesso una proroga fino al 29 febbraio 2024, ma a condizione che vengano pagati i canoni per l’occupazione del suolo dal 2016 al 2023, che risultano inevasi e che ammontano, secondo Palazzo Cernezzi , a circa 137mila euro.

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