ho letto con attenzione l'intervista del 24 cm all'assessore provinciale Polledrotti circa le conseguenze negative di una gestione delle acque del nostro lago finalizzata non alla cautela della rive ma a immagazzinare acqua per la bassa padana.
Ormai a tutti è chiaro che il sistema, quando mira a far magazzino, in poche ore porta il lago a un livello di "massima" che resta stabile ai limiti dell'attuale piazza Cavour di Como, sino a che non subentrano necessità idriche della Bassa. Tale limite è anche quello di preesondazione di numerosi interrati in Alto Lago e rasenta lo scolmo.
Entro questi limiti di poco sottosoglia i livelli verrebbero abilmente gestiti dimostrando che le capacita'tecniche dei tecnici delle dighe di olginate sono tali da rendere assolutamente superflue in caso di eventi naturali non catastrofici le paratie di como a scopo di difesa. Quindi verrebbe spontaneo pensare che le paratie abbiano come scopo principale non quello di salvare piazza Cavour come a suo tempo pubblicizzato, ma quello di consentire un ulteriore innalzamento dei livelli del lago. Questo, in linea con la storia dell'opera, senza pensare ai problemi che si creerebbero per chi verrebbe inevitabilmente danneggiato da esondazioni con molta probabilità croniche perché si teme non più tenute sotto controllo come attualmente accade.
Quando poi il magazzino viene utilizzato, i livelli scendono con la rapidità descritta dall'assessore Polledrotti.
Le conseguenze sono ugualmente disastrose anche se di segno opposto ai problemi descritti nella prima parte della mia riflessione. Fango, alghe che esplodono allo scoperto perché messe a nudo da repentini innaturali ribassi, odori nauseabondi, zanzare, muri d'argine che crollano a causa dei continui sbalzi di pressione, etc.
Tutto questo dovrebbe far comprendere a tutti che la gestione delle acque del lago dovrebbe essere con urgenza riequilibrata in modo che si tenga conto anche dei problemi dei rivieraschi. Una cosa che sembrerebbe ragionevole ed eticamente ovvia, ossia contemperare le esigenze residenziali e turistiche dei lariani con quelle di chi abita a valle modificando l'attuale sistema monopolistico imposto non ho ancora ben capito da quale politico influsso, condividendo le indubbie capacità tecniche del Consorzio ed evitando gli sprechi connessi alle paratie è impossibile da ottenere con il solo buon senso ? Saluti.
Walfredo Cecconi
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