Rimborsi d'oro in Provincia
Gli assessori si autoassolvono

Il caso dei 73 mila euro di spese per i chilometri percorsi. Polledrotti: "Ho tante deleghe tutte operative". Arosio: "Inorgoglito dal dato: vuol dire che siamo presenti sul territorio. Ma la questione finisce in giunta".

COMO I 73mila euro complessivi di rimborsi chilometrici richiesti dagli assessori provinciali in dieci mesi (in tre casi si superano i 14mila euro a testa, con il record di 17.418,2 del forzista Ivano Polledrotti) finiranno sul tavolo della prossima giunta provinciale per un approfondimento. Intanto però gli assessori "d’oro" si autoassolvono. «Ho tante deleghe, tutte operative - dice proprio Polledrotti, tra l’altro sindaco a Sorico -  e richiedono una presenza sistematica anche sul territorio. Solo per andare e tornare da Como percorro 125 chilometri al giorno a 70 centesimi a chilometro. Rendiconto tutto. Senza rimborsi non farei l’assessore, con quelle spese mi cercherei un altro lavoro».
«Il dato mi ha inorgoglito - dice dal canto suo il leghista Edgardo Arosio - Vuol dire che siamo presenti sul territorio. L’auto blu? Usarla non è bello e poi, in certi orari, costringeremmo agli straordinari l’autista». AErba e Cantù, intanto, emergono consulenze milionarie dei comuni.

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