Risorge il Grande Bretagne,
dopo vent'anni di chiusura

L'ex scuola alberghiera della Regione, in una gigantesca villa Belle epoque, diventerà un quattro stelle

BELLAGIO Nuova vita al Grande Bretagne. L'ex scuola alberghiera della Regione, stile Belle èpoque, caduta in disuso oltre vent’anni fa, non sarà abbandonata dietro a un cancello. L’accordo con i nuovi proprietari è stato trovato ieri. Erano otto anni che le parti lo stavano cercando. I ritardi dipendevano dal parco che sta alle spalle della struttura. A Mario Galbusera, della società Grandi immobili italiani, che acquistò l'albergo per 17 miliardi di vecchie lire, sarebbe tanto piaciuto comprarlo per metterlo al servizio dell’albergo e farne un cinque stelle. Al sindaco, Mario Gatti, l’idea di lasciare un parco ai privati non andava. Entro il 23 aprile i proprietari devono presentare un progetto di massima, senza il parco.
L’albergo era stato acquistato nel luglio del 2000. Galbusera aveva annunciato «l’operazione dei mille giorni». L’obiettivo era di aprire la gigantesca villa in tre anni. Ne sono passati otto. Il programma originario prevedeva la costruzione di un quattro stelle con annesso centro congressi, apertura per tutto l’anno. In quello nuovo, come spiega il sindaco, è stato concesso un piccolo aumento di volumetrie nelle zone dove c’è la cabina dell’Enel perché i proprietari hanno chiesto di poter avere un’ala dove ricavare le stanze dei dipendenti senza toccare quelle dei clienti.
Nel progetto presentato nel 2000 da Galbusera era prevista anche l’occupazione di 130 persone, riqualificazione del Lungolago Europa, realizzazione degli autosili in caverna e creazione di un porto turistico. I nuovi dettagli saranno definiti nei prossimi mesi insieme al nuovo programma.

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