Rovellasca, i contadini protestano
«Terreni all’A9 ma nessun rimborso»

Due anni fa gli espropri di Pedemontana. Gli agricoltori chiedono l’intervento della Regione. «Dicono che ricalcolano gli indennizzi, ma i soldi?»

È passata Pedemontana, si è presa i terreni ma non ha lasciato un soldo:ora l’agricoltura nella Bassa è a rischio fallimento. Dopo più di due anni ancora nessun indennizzo per gli espropri, bloccato anche il 30% della produzione.

Un gruppo di agricoltori della Bassa è sul piede di guerra, la zona più colpita interessa i comuni di Rovellasca, Bregnano, Cermenate. I terreni a sottratti per pubblica utilità, ovvero il passaggio dell’autostrada, non sono ancora stati pagati, nemmeno quelli occupati temporaneamente per l’accumulo di macchinari e materiali.

Adesso le aziende agricole bussano alla porta della Regione.

«I primi espropri li abbiamo subiti nel 2013 – racconta Pierantonio Lavezzi, direttore dell’azienda Tommaso Zerbi a Cermenate – facendo il conto sul totale degli ettari di mia competenza è circa il 25%. Per alcuni miei colleghi si arriva al 30%. Noi facciamo agricoltura intensiva, coltiviamo mais, soia, abbiamo bisogno di grandi spazi, di calcoli precisi per rendere efficienti le rotazioni, il personale, i macchinari. Toglierci così tanta terra significa farci andare fuori mercato».

LEGGETE l’ampio servizio su LA PROVINCIA di VENERDÌ 7 agosto 2015

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