Anziani, con i videogame
sconfiggono la depressione

Studio americano dimostra che i giochi elettronici stimolano i movimenti della memoria, spesso alla base della malattia

Gli anziani che soffrono di depressione potrebbero ’”rubare” i videogiochi ai nipoti per stare meglio. Secondo uno studio preliminare del Weill Cornell Medical College di New York su soggetti da 60 a 86 anni pubblicato da Nature Communications alcuni “mind games” appositamente studiati riescono a migliorare i sintomi nei soggetti in cui i farmaci falliscono.

I ricercatori hanno sviluppato diversi giochi tesi a migliorare le “funzioni esecutive”, dall’attenzione all’accuratezza nei movimenti alla memoria, che sono associate al 40% dei casi di depressione degli anziani.

I soggetti che hanno partecipato allo studio non avevano risposto alle terapie farmacologiche, e hanno giocato per un totale di 30 ore nell’arco di un mese. «In tutti i soggetti i sintomi si sono ridotti sensibilmente in appena quattro settimane - scrivono gli autori - un risultato paragonabile a quello che si ottiene con l’ultima generazione di antidepressivi in tre mesi».

Il test, aggiungono gli autori, è ancora preliminare, ma se i risultati verranno confermati i giochi potranno essere usati anche per altri problemi di natura psicologica.

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