Correre dopo i 40 anni
Fa bene e niente rischi

Uno studio francese smonta le tesi secondo cui il cuore potrebbe risentirne in modo negativo. L’importante è non avere patologie o sospetti problemi cardiaci

La scienza smentisce la comune convinzione che iniziare ad allenarsi in modo intensivo dopo i 40 anni possa mettere a rischio la salute del cuore. Al contrario i benefici dello sport, in chi non ha già patologie o rischi cardiaci, ci sono a prescindere dall’età in cui si comincia. Lo dimostra una indagine condotta all’università di Rennes, in Francia, presentata al congresso EuroPrevent dell’European society of cardiology, in corso ad Amsterdam.

La ricerca è stata svolta su 40 uomini in buona salute, di età fra i 55 e i 70 anni. Nel gruppo c’era chi si allenava correndo o andando in bicicletta 2 volte alla settimana, chi lo faceva tutti i giorni e chi invece non faceva attività fisica.

Il campione è stato suddiviso in chi aveva cominciato ad allenarsi prima dei 30 anni, chi dopo i 40 e chi non faceva sport. Stesso “cuore d’atleta” per gli sportivi, a prescindere dall’età in cui hanno iniziato ad allenarsi: identica frequenza cardiaca, consumo massimo di ossigeno e morfologia di cuore e vene. Frequenza cardiaca invece più veloce, minore consumo di ossigeno e pareti dei vasi più sottili invece in chi non si esercitava affatto. Anche la funzione diastolica e altri parametri cardiaci sono risultati simili e migliori nei due gruppi di sportivi.

«A dispetto dei cambiamenti biologici dell’organismo legati all’età, il cuore risente sempre dei benefici dell’attività di tipo moderato e intenso e si rinforza. I benefici degli allenamenti di resistenza inoltre sono già stati dimostrati sulla densità ossea, massa muscolare e stress ossidativo» conclude David Matelot, che ha presentato lo studio.

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