Il Como pareggia a Sorrento
Terzo risultato utile di fila

Il Sorrento voleva vincere a tutti i costi, il Como non giel’ha consentito. Questa potrebbe essere in estrema sintesi la descrizione di una partita nervosa e impegnativa. Partita equilibrata, domenica derby con la Cremonese

SORRENTO - COMO: 0 - 0

SORRENTO (4-4-2): Marconato, Di Nunzio, Lo Monaco, Fernandez, De Giosa (dal 17’ st Angeli), Vanin, Greco, Nicodemo, Arcidiacono (dal 41’ st Feussi), Myrtaj (dal 20’ st Pignalosa), Paulinho. In panchina: Criscuolo, Gambizza, Ferrara, Esposito. All. Novelli.

COMO (4-4-2): Malatesta, Maggioni, Gonnella, Franco (dal 39’ st Rudi), Preite, Salvi, Riva (dal 31’ st Adobati), Brevi, Bruno, Cozzolino, Fragiello (dal 33’ st Guazzo). In panchina: Zappino, Brioschi, Porro, Mbida. All. Strano-Brevi.

Arbitro: Merlino di Udine.
NOTE: spettatori 595, incasso 5294,17 euro. Osservato un minuto di silenzio a inizio gara in memoria di Giuseppe Baldini, l’ex attaccante del Como degli anni 50 scomparso in settimana. Ammoniti Salvi, Di Nunzio, Nicodemo, Brevi, Guazzo. Angoli 8 a 0 per il Sorrento.

SORRENTO
- Alberi carichi di aranci e limoni, golfo di Sorrento, Vesuvio sullo sfondo. Tutto è pittoresco qui, tranne il campo. Struttura vecchia e piccola, spalti addosso al terreno di gioco, poco agevole anche giocarci sopra, insomma. Se non proprio pittoresco, invece, quantomeno movimentato il pareggio del Como. Non tanto per il risultato, quanto per il fatto che non è stata certamente una partita sonnolenta. Diciamolo subito, al Como stavolta è andata abbastanza bene. Meritatamente abbastanza bene, nel senso che il Sorrento è stato decisamente più pericoloso e ficcante, al Como stavolta è riuscita meno bene delle ultime partite la mossa dei lanci lunghi per Cozzolino e Fragiello, mentre è riuscita come al solito bene la sequenza di parate più o meno difficili di Malatesta, così come più in generale il lavoro difensivo.

Il Sorrento voleva vincere a tutti i costi, il Como non giel’ha consentito. Questa potrebbe essere in estrema sintesi la descrizione di una partita nervosa, impegnativa perché si è corso parecchio, non bella, ma sicuramente non semplice. Alla fine, per come è andata, un buon punto. Il settimo in tre partite, che non è proprio roba da buttare via, considerando che è servito a tenere comunque a distanza l’inseguitrice diretta Sorrento, che ha tentato invano il sorpasso. In più è rimasto indietro anche il Figline, e nel gruppone al limite della zona play out si è aggiunto anche il Pergocrema. Punto utile, insomma. La salvezza passa anche attraverso partite così, con il fiato sempre un po’ in sospeso.
Il Como si è presentato nella medesima formazione che ha battuto il Lumezzane, con Riva al posto di Ardito messo fuori causa da un infortunio nell’ultimo allenamento. Un 4-4-2 con Salvi e Bruno esterni pronti virtualmente a inserirsi in appoggio a Cozzolino e Fragiello. Squadra certamente combattiva, ma stavolta poco produttiva in fase di conclusione e meno efficace in costruzione. Lunga la lista delle azioni offensive sorrentine, anche se non sempre ben sfruttate.

Sulle dita di una mano i tiri del Como in direzione della porta in tutti i novanta minuti. Più equilibrato il primo tempo, anche se il portiere del Sorrento deve preoccuparsi solo di fermare a terra una conclusione di Salvi, e corre qualche brivido subito dopo con due bei tiri di Cozzolino e Riva, che finiscono fuori. Malatesta ha qualcosina in più da fare, mentre il Como sembra comunque girare abbastanza bene. Fragiello, festeggiato a inizio gara dalla sua ex squadra con tanto di targa ricordo, difende bene la palla, allunga, propone, ma stavolta i duetti con il suo compagno d’attacco non riescono altrettanto bene. Combatte parecchio Brevi in mezzo al campo, si “sbatte” Salvi, comunque piuttosto nervoso in costante lite con gli avversari, la coppia difensiva centrale rende bene. Prima dell’intervallo Arcidiacono impegna due volte Malatesta.

Pari giusto nella prima parte, con pronostico difficile per la ripresa. Che invece è più marcatamente caratterizzata dai tentativi offensivi, anche un po’ pasticciati per la verità, del Sorrento. Grande Malatesta, soprattutto al 5’ saltando all’incrocio dei pali su una punizione calciata da Paulinho, il Como risponde con Franco che recupera benissimo palla in difesa, lancia altrettanto bene Cozzolino, si presenta a ricevere palla dalla punta al limite dell’area ma spara alto. Da lì in avanti, a parte un tentativo spizzicato di testa di Brevi, è il Sorrento a cercare di fare la partita e il Como a cercare di impedirglielo. Cambi verso il finale, con l’ingresso di Adobati, Guazzo e poi Rudi. Ma la sostanza non cambia. Otto a zero sarà il conto finale dei corner. Non sono i numeri di un assedio, certamente no. Ma lo specchio di una partita di due squadre che lottano con tenacia per uscire da una situazione difficile. Tirando le somme, ieri è riuscito meglio al Como. Che quasi quasi alla fine, con Gonnella, poteva anche trovare qualcosa di più… Ma va bene così.
Lilliana Cavatorta

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Eco di Bergamo Il Como a Sorrento