Incontrastato dominio africano
alla Maratonina di Cantù

Cinque africani ai primi cinque posti della gara andata in scena nella città brianzola. Il successo è andato al marocchino Taofique El Barhoumi. In campo femminile, affermazione della Lo Grasso davanti alla canturina Castiglioni

CANTÙ - Cinque africani, di cui quattro magrebini, alla ribalta della sesta Maratonina Cassa Rurale e Artigiana di Cantù. E, sotto un cielo grigio, è sventolata sull'immaginario pennone la bandiera rossa e stella verde del Marocco, per decretare un trionfo globale.

L'ha spuntata su tutti, e alla grande il ventunenne, Taofique El Barhoumi (Atl. Casone Noceto), dopo l'argento dello scorso anno alle spalle del coéquipier Hichami Abou El Abbas. Buono il suo tempo di 1h07'49", ma superiore di 2'17" rispetto al record stabilito nel 2009 dal keniano Kibet.

Ma non è mancata la grossa sorpresa, perché il favorito numero uno Lahcen Mokraji non è neppure salito sul podio, arrivando quarto, pagando un'improvvisa defaillance negli ultimissimi chilometri. Prima della partenza la punta di diamante della Daini Carate Brianza aveva dichiarato di sentirsi «molto bene», ma l'esito della gara ha tradito le sue ambizioni di vittoria.

Quanto agli italiani, 6° Mortillaro (a 2'37"), 7° un bravissimo Pizzato (3'59", 1° dei master), 9° Andrea Ruggiero (5'34") e 10° Matteo Malinverno (6'02") della Cometa Pusiano.

Fra le donne si è imposta nettamente la bergamasca Maria Lo Grasso (1h22'21", Fo' di Pè) nei confronti della canturina Ilaria Castiglioni (staccata di 1'02") e di Maria Cocchetti (a 1'33", Atl. Paratico). Quarta la lecchese Paola Testa (2'14", Camelot) e 7ª la canturina Francesca Moscatelli (5'07", Atl. Brescia).

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Eco di Bergamo Maratonina di Cantù