Atletica, apertura degli impianti a rate
Mariano ok, Erba quasi, Como aspetta

La situazione in provincia dopo le novità del decreto governativo

In ordine sparso. La ripartenza dell’atletica leggera nei centri sportivi comaschi, sta avvenendo in maniera graduale. A Mariano già da lunedì si allenano i quattro atleti di interesse nazionale e l’amministrazione sta concordando con l’Atletica Mariano, le regole per l’accesso anche agli altri praticanti. Il campo Coni a Como, per il momento, è ancora off limits anche per gli atleti di interesse nazionale. La situazione dovrebbe sbloccarsi a breve. A Rovellasca c’è la disponibilità dell’amministrazione comunale, alla riapertura. Ad Erba domani il comune incontrerà il gestore del Lambrone, per studiare le modalità di riapertura, parziale, degli spazi aperti dell’impianto. A Cantù invece si dovrà attendere la conclusione dei lavori in corso, con la segnatura delle corsie della pista.

La riapertura, prima per gli atleti di interesse nazionale poi anche per gli altri, in seguito alla decisione della Regione Lombardia, è soggetta a norme stringenti, che vanno adottate alla lettera. Gli allenamenti dovranno tenersi all’aperto, evitando eventuali assembramenti. La soluzione che verrà adottata e che è allo studio, è quello di un contingentamento degli atleti sul campo. A piccoli gruppi (si discute sui numeri:da 10 a 20) e con sedute più numerose. I gestori degli impianti dovranno garantire la corretta e costante sanificazione degli ambienti al chiuso (anche se si potrà usufruire solo dei bagni e non degli spogliatoi) e dovranno anche vigilare sull’accesso degli atleti.

«Ci fidiamo della società e non staremo con il fiato sul collo, ma potrebbe succedere che un agente della Polizia Locale, durante il normale pattugliamento, entri anche al centro sportivo», il pensiero del sindaco di Mariano, Giovanni Alberti, che ha autorizzato da subito l’utilizzo della pedana lanci e della pista, per gli atleti di interesse nazionale. I gestori dovranno anche garantire percorsi separati per l’accesso e l’uscita dagli impianti. Un punto importante è quello del contingentamento. «Un’idea per risolverlo è quello delle prenotazioni telefoniche, come si fa per i campi da tennis», precisa il presidente del comitato Fidal Como/Lecco, Giampaolo Riva che consiglia di attenersi scrupolosamente a tutte le norme per la prevenzione del virus. Un esempio da seguire è quello dello storico “XXV aprile” a Milano, dove da inizio settimana si allenano i comaschi Ali Chituru e Mattia Casarico. «I ragazzi avevano una voglia matta di ricominciare e, in attesa della riapertura del campo Coni, abbiamo chiesto di poterci allenare a Milano -spiega l’allenatore di Ali, Daniele Parrilli -. Un’esperienza positiva, nel rispetto delle regole. Abbiamo potuto utilizzare anche i blocchi di partenza, che vengono sanificati ogni volta e gli ostacoli. Unica pecca, che i ragazzi superano facilmente, l’impossibilità di fare la doccia». Casarico è di casa al XXV aprile. «E’ la pista della mia società quindi non ho problemi -dice -. Anche se per la distanza e il tempo (tra andata e ritorno sono 5 ore) il mio allenatore Giuseppe Aiello non riesce a venire. Spero nell’apertura, al più presto, del campo Coni».n 

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