Sierre-Zinal amara. Puppi “vola”, ma poi crolla

Corsa in montagna Un ottimo avvio nei primi 7 km della più dura ultratrail al mondo, calvario in discesa. Gelpi lascia nel femminile: ritiro per 160 atlete su 300

Francesco Puppi lo sapeva che non sarebbe stata una gara facile, ma non aveva messo nel conto la crisi dopo il ventesimo chilometro che lo ha fatto scivolare indietro in classifica.

Una crisi che avrebbe portato qualsiasi altro atleta a salutare la compagnia e farsi da parte.

Il guanzatese invece non ha mollato: ha stretto i denti ed ha tagliato il traguardo, seppur con il novantesimo tempo.

Maratona tra cinque vette

La Sierre-Zinal, la più famosa maratona di montagna al Mondo, ha ricevuto anche ieri il suo pesante tributo di atleti ritirati e che non sono riusciti a percorrere tutti i 31 chilometri all’ombra delle cinque montagne alte più di quattromila metri (Weisshorn, Zinalrothorn, Obergabelhorn, Cervino e Dent Blanche). Nel maschile hanno detto basta più di 300 dei mille runner partiti, nel femminile hanno lasciato in 160 su 300 (e tra queste anche la lezzenese Paola Gelpi). Francesco Puppi si è presentato al via della gara che prevede un dislivello positivo di 2.200 metri, con qualche perplessità per un problema fisico accusato alla vigilia, dovuto più che altro al pesante carico di allenamenti.

I primi chilometri del comasco sono stati decisamente positivi. Certo non si è messo alla pazza rincorsa dei favoriti, ma è rimasto nel gruppo degli immediati inseguitori.

Al primo rilevamento a Ponchette, dopo i 7 chilometri più duri e sempre in ascesa (un vero e proprio chilometro verticale) il comasco aveva il 16° tempo. La situazione non cambiava in maniera radicale nemmeno negli altri due intermedi: a Tignousa (quindicesimo chilometro, dopo una salita, anche se non con le pendenze di un vertical) era 23° . Puppi chiudeva la parte più pesante, quella sempre in salita, passando dal rilevamento posto all’Hotel Weisshorn, a 2.337 metri di quota al ventesimo chilometro, in 1.57’13” per la 27° posizione.

Ha vinto Kiriago, il favorito

I seimila metri successivi sono stati un calvario per il comasco. Nonostante la strada non fosse più in salita, il guanzatese crollava e passava al controllo di Barneuza in 72° posizione (facendo registrare addirittura il 313° tempo parziale). La picchiata finale, con i 7 chilometri con un dislivello negativo di 800 metri, che dalla Cima Coppi a Nava a quota 2.424 porta al traguardo di Zinal, non migliorava la situazione e Puppi tagliava stoicamente la linea del traguardo con il tempo di 3.07’20”.

La classifica parlava di un distacco di 39’52” dal vincitore il keniano Philemon Kiriago (primo a luglio nel Fletta trail) che aveva ragione del favorito della vigilia, il connazionale Patrick Kipngeno. Primo degli italiani, Xavier Chevrier, 8° con un distacco di 9’29” dal primo della classe.

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