Cantù e Brienza: strade diverse
Ma ora il club punta prima a un ds

Società e coach si ritengono formalmente liberi di avviare altre trattative.

Ci si è lasciati senza più darsi un nuovo appuntamento e neppure promettendosi di (ri)aggiornarsi vicendevolmente. In pratica, ognuno può ritenersi libero di percorrere la propria strada, di fare i passi che più ritiene opportuni, di intavolare le trattative che più e meglio gli aggradano per poi eventualmente provare a tirare le somme.

Allo stato, insomma, tra la Pallacanestro Cantù e Nicola Brienza non sussiste più alcun vincolo di reciproca collaborazione e di mutuo soccorso (anche se, ovviamente, il coach resta un tesserato del club sino al prossimo 30 giugno). Se nel frattempo l’allenatore troverà una destinazione più congeniale ai propri propositi e il club un tecnico in grado di sposare appieno il suo progetto, ecco che la separazione si consumerà anche in maniera ufficiale e non solo in modo informale come lo è al momento.

Intanto, cambia la strategia della Pallacanestro Cantù che prima di scegliere il nuovo titolare della panchina brianzola (il nome di Andrea Diana, nelle ultime stagioni protagonista a Brescia, è quello che più viene indicato come probabile, anche se dallo stesso agente di Brienza verrebbero spinte anche le figure di Mattia Ferrari e Federico Perego) intende ora trovare innanzitutto l’accordo con un direttore sportivo (figura assente negli ultimi tempi), il quale poi sceglierà il nuovo allenatore.

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