Cantù, la ricetta di Acker
«Lavorare per uscire dalla crisi»

Parla la guardia della Red October: «La stagione è molto lunga. A volte ci si dimentica che il campionato dura nove mesi e ne sono passati solamente due»

Ultimo arrivato, ma già ben calato nella parte. Alex Acker, guardia della Red October Cantù, non si sottrae alle responsabilità. E lo dimostra anche davanti ai taccuini. Leggere questa intervista per credere.

Partiamo dai fischi di domenica dei vostri tifosi

«Sappiamo benissimo che i nostri tifosi sono arrabbiati e lo comprendiamo. Posso assicurare però che noi scendiamo i campo per vincere ogni partita, quello è il nostro obiettivo. Il problema è che domenica dopo aver giocato 38 minuti sufficienti ci siamo addormentati negli ultimi due e abbiamo perso una gara in cui siamo stati a lungo in vantaggio. Certamente non possiamo più permetterci questi alti e bassi».

Lei è giocatore d’esperienza: cosa si deve fare in momenti come questi?

«Guardare avanti perché la stagione è molto lunga. A volte ci si dimentica che il campionato dura nove mesi e ne sono passati solamente due. Avere alti e bassi nel corso dell’anno è normale e, ripeto, noi abbiamo cambiato tutto nel corso dell’estate e siamo partiti tardi. È ovvio che come chimica dobbiamo migliorare. L’allenatore però è bravo, ha un grande sistema e sono certo che continuando a lavorare quotidianamente in palestra i frutti si vedranno».

L’intervista completa sul quotidiano La Provincia in edicola giovedì 17 novembre 2016.

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