«Abbiamo margini per migliorare. Cantù è la mia grande chance»

Basket A2 Il punto della situazione con D’Ancicco, nuovo preparatore atletico biancoblù: «Ho trovato i ragazzi abbastanza in forma. Tante aspettative? Anch’io darò il massimo»

Il grosso del lavoro, in questo momento, è sulle sue spalle. Luciano D’Ancicco, preparatore atletico della S.Bernardo si è già calato nella parte.

Ha preso il posto di Oscar Pedretti: per la prima volta a Cantù, D’Ancicco ritrova il suo vecchio gm Santoro e anche coach Sacchetti, con cui aveva condiviso una breve esperienza in Nazionale. Nel suo curriculum nel mondo del basket ci sono Maddaloni, Napoli, Scafati, Ferentino e Brescia.

«Partiti da una base buona»

È un periodo cruciale dell’anno, in cui il coach trasmette le proprie idee, mentre il preparatore cura la forma fisica dei giocatori: «Siamo partiti da una base buona, i giocatori li abbiamo trovati abbastanza in forma. Ci eravamo sentiti con tutti prima del raduno, si stavano preparando. Ora ci stiamo anche conoscendo».

Ora D’Ancicco – che torna nel basket di alto livello dopo un paio d’anni - sta lavorando su più fronti, per registrare i motori dei giocatori: «Il mio lavoro inizialmente è impostato sulla riatletizzazione, quindi molto stretching ed esercizi di mobilità. Questo è stato fatto nei primi giorni, aggiungendo un po’ di corsa. Ora implementeremo la corsa e sarà importante dedicarci a un po’ di forza in sala pesi. Tra qualche giorno, lasceremo completamente la corsa, che sarà fatta con il coach nel corso degli allenamenti. È importante trovare il bilanciamento tra forza e corsa».

D’Ancicco non si è lasciato sfuggire l’opportunità di accordarsi con Cantù: «Si tratta di una grande chance per me, in una società tra le più importanti d’Italia, al di là della categoria. La conoscenza con Santoro e l’arrivo di Sacchetti hanno fatto il resto. Con Santoro abbiamo condiviso anni importanti a Brescia: abbiamo un’ottima intesa».

D’Ancicco ha già lavorato anche con Sacchetti, seppur per pochissimo tempo: «Sono stato nello staff della Nazionale, come assistente preparatore, nel training camp di Pinzolo, prima dei Mondiali del 2019 in Cina. Un paio di settimane in tutto, ma è stata una bella esperienza».

«In A c’è più atletismo»

Ora però si resetta tutto, per cominciare una stagione in cui gli obiettivi restano sempre molto alti: «So che ci sono molte aspettative, l’unica cosa che posso dire è che metterò tutto il mio impegno. Il lavoro quotidiano è improntato al miglioramento dei giocatori, giorno per giorno. Cosa cambia rispetto alla serie A? Lì con più americani c’è un atletismo diverso e più marcato, in A2 serve un miglior bilanciamento».

E, per ora, il lavoro procede spedito: «Tutti hanno ampissimi margini di miglioramento. Ma si lavora bene, anche condividendo con i giocatori i loro obiettivi personali e le loro aspettative». L. Spo.

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